Sono sempre più roventi le acque del Mediterraneo. Le ultime fibrillazioni riguardano in particolare Germania e Turchia. La nave cargo turca “Rosaline-A” ha infatti impedito all’equipaggio della fregata tedesca “Amburgo“, operante nelle acque del Mediterraneo nell’ambito della missione europea “Irini“, di effettuare una perquisizione completa sull’imbarcazione ottomana, sospettata di aver portato armi in Libia violando l’embargo. I fatti, verificatisi domenica 22 novembre in acque internazionali a largo di Bengasi, nella Cirenaica, hanno acceso lo scontro diplomatico sull’asse Berlino-Ankara. Un funzionario del governo turco ha detto che i soldati tedeschi sono saliti a bordo della nave cargo turca senza il permesso della Turchia, in violazione delle leggi marittime, e pesantemente armati. I militari della Germania avrebbero abbandonato l’imbarcazione soltanto dopo “aver capito che non c’erano altro che aiuti umanitari, biscotti e altro materiale come vernici a bordo“, ha detto il funzionario. Ankara si è dunque scagliata contro la missione Irini (a guida italiana), sottolineando che “la neutralità dell’operazione IRINI, che l’UE ha lanciato senza consultare né il legittimo governo della Libia, né la Turchia e la NATO, è già in discussione“.
SCONTRO TURCHIA-GERMANIA NEL MEDITERRANEO
Ben diverso il punto di vista di Berlino sulla vicenda. Un portavoce del ministero degli Esteri tedesco ha spiegato che i soldati della “Deutsche Marine” a bordo della Amburgo hanno seguito la procedura standard, aspettando quattro ore per l’approvazione da parte turca, per poi salire a bordo. Più tardi, una volta arrivata l’obiezione, si sono ritirati: “Tutte le procedure sono state seguite correttamente“, ha detto. Quello con la Germania è il secondo incidente tra le forze navali turche e un paese alleato della NATO. A giugno, la stessa Alleanza Atlantica ha infatti avviato un’indagine su un incidente tra navi da guerra turche e una nave francese nel Mediterraneo, dopo che la Francia ha detto che una delle sue fregate è stata “illuminata” per tre volte dal radar di puntamento navale turco quando ha cercato di avvicinarsi ad un’imbarcazione civile turca sospettata di essere coinvolta nel traffico di armi in Libia.