I famosi marmi del Partenone sembrano aver gettato le basi per una possibile rottura dei rapporti diplomatici tra Regno Unito e Grecia, soprattutto dopo la decisione di Rishi Sunak, il primo ministro inglese, di annullare un incontro formale con il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis. Il cosiddetto pomo della discordia sarebbe stato un’intervista rilasciata da quest’ultimo alla BBC durante il suo viaggio in terra inglese.



La questione dei marmi del Partenone, d’altronde, è terreno di scontro tra il Regno Unito e la Grecia almeno dagli anni ottanta, quando l’allora ministra della cultura, Melina Merkouri, intraprese una battaglia per farseli restituire. Ieri, nell’intervista, Mitsotakis si era detto fiducioso sulla ripresa delle trattative per i marmi che furono, a suo dire, “praticamente rubati“. Secondo il premier greco “è come se tagliassimo a metà la Gioconda, esponendone metà al Louvre e metà al British Museum”. Frasi, quelle della Grecia, che hanno fatto infuriare il primo ministro del Regno Unito, che a sorpresa ha annunciato l’impossibilità di incontrare la controparte greca, ribadendo che i marmi del Partenone “fanno parte della collezione permanente del British Museum” dopo il loro legittimo acquisto da parte di Lord Elgin, circostanza che ha “costernato” Mitsotakis, come riferisce una nota ufficiale.



I marmi del Partenone e gli scontri tra Regno Unito e Grecia

Insomma, i marmi del Partenone continuano ad essere una ferita aperta e sanguinante sia per il Regno Unito che per la Grecia, le quali hanno comunque voluto sottolineare che i rapporti tra i due paesi (che evidentemente rifiutano di parlarsi) rimangono positivi. I marmi, che fanno parte della collezione del British Museum, furono portati a Londra nel 1816 da Lord Elgin, che li rimosse dagli interni del tempio greco.

Rimozione, questa, che è sempre stata vista dalla Grecia come un furto, anche se tecnicamente il Regno Unito ottenne il via libera alla loro rimozione. Dalle cronache del tempo, infatti, avvalorate dai documenti ufficiali, risulta che nel 1803 Lord Elgin convinse il Sultano ottomano che regnava in Grecia a farsi firmare un’autorizzazione al prelievo di qualsiasi scultura o iscrizione dall’Acropoli greca. In altre parole, insomma, il Regno Unito ottenne i marmi del Partenone non dai greci, ma dagli ottomani, ragione per cui la Grecia ha sempre ritenuto che Elgin avesse fatto leva sulla protezione che il Re inglese offriva all’Impero Ottomano contro la Francia.