Dopo il caos degli scorsi giorni in Russia, le tensioni fra Mosca e il Gruppo Wagner sembrerebbero essere rientrate, ma nel frattempo sarebbe sparito Evgeny Prigozhin. Come riferito in queste ore dai principali media, nessuno è a conoscenza di quali siano le sorti del capo dei mercenari. Dopo i video e gli appelli degli scorsi giorni, di fatto il numero uno dei miliziani è sparito dai radar: dove è finito? Al momento nessuno ipotizza una morte o un rapimento, mentre è più probabile che lo stesso si sia rintanato in qualche luogo segreto, protetto dall’esercito dei suoi 25mila fedelissimi, in attesa che le acque si calmino definitivamente. Intanto i miliziani hanno lasciato la città russo di Rostov, dove erano stati accolti come degli eroi, e anche le regioni di Voronezh e Lipetsk.



Nel frattempo è stato perquisito l’hotel Trezzini di San Pietroburgo, ritenuto l’ufficio del Gruppo Wagner, e subito circondato nelle prime ore della “marcia su Mosca”, trovando ben 44 milioni di euro in contanti, circa 4 miliardi di rubli, che secondo lo stesso Prigozhin sarebbero serviti per pagare i suoi uomini. “La Russia è più debole. Sono emerse crepe importanti nel suo sistema militare, che aveva la Wagner come fiore all’occhiello. Per Mosca sarà una perdita importante”, il commento del ministro degli esteri, Antonio Tajani, analizzando a La Stampa quanto accaduto in Russia.



TENSIONI RUSSIA-WAGNER, EVGENY PRIGOZHIN SPARITO, TAJANI: “NON LO SOSTENIAMO”

“La Wagner – le parole del noto esponente di Forza Italia – ha sempre avuto un’influenza nefasta in quelle zone, destabilizzando la regione e incidendo sui flussi migratori. Adesso ci sono queste divisioni, ma noi non interferiamo nella vita politica russa. Colgo la spaccatura, ormai evidente anche nell’opinione pubblica russa, e Putin non ne esce più forte – ha aggiunto – detto questo, non abbiamo mai pensato di sostenere il leader della Wagner. Vorrei che fosse chiaro: non siamo in guerra con la Russia. Noi difendiamo l’indipendenza dell’Ucraina, non agiamo per intervenire in Russia”.



Da segnalare infine un altro fatto rivelante, la ricomparsa pubblica, tramite televisione di stato russa, del ministro della Difesa Sergei Shoigu, il grande nemico proprio di Prigozhin, che si è mostrato mentre ispezionava le forze russe in Ucraina. Secondo quanto raccolto dal canale televisivo Rossia 24, Shoigu si sarebbe recato presso un posto di comando delle forze russe in Ucraina e ha “tenuto una riunione con i leader”.