È stata una vera e propria scena da film – sicuramente tragicomico, sullo stile dell’ingegner Fantozzi, o di Charlie Chaplin – quella a cui hanno assistito le guardie del carcere di Bari nei giorni scorsi quando un detenuto, dopo aver tentato un’evasione in parte riuscita, è finito – sbagliando strada – dritto dritto nell’ufficio della direzione. La buona notizia è che il detenuto in questione è stato immediatamente ricondotto tra quelle quattro mura da cui aveva tentato di evadere, mentre ci ha pensato il sindacato SAPPE – che per primo ha dato la notizia del carcere di Bari – a gettare sotto una diversa luce una situazione che a tutta l’aria di essere una barzelletta da bar.



Partendo dalla notizia: secondo le informazioni che arrivano dal sindacato il detenuto in questione avrebbe approfittato di un accompagnamento urgente di un altro carcerato all’ospedale per tentare la rocambolesca evasione. Dopo aver scavalcato il primo muro di cinta del carcere di Bari, aver attraversato indisturbato l’intercinta ed esserci guadagnato la libertà oltre il secondo muro, però il detenuto ha compiuto un grandissimo errore, sbagliando strada finendo all’interno degli uffici della direzione e mettendo definitivamente la parola fine alla tentata evasione.



La denuncia del SAPPE: “Servono più controlli sul personale del carcere di Bari”

Tornando alla nota amara della vicenda che ha coinvolto il carcere il Bari, secondo quanto è riuscito ad apprendere il sindacato l’accompagnamento ‘urgente’ dell’altro detenuto all’ospedale era falso: in pronto soccorso sarebbe stato trattato come un codice verde – con la conseguente attesa di parecchie ore prima della visita -, mentre la ragione ‘grave’ che aveva giustificato la preoccupazione del medico del carcere di Bari era legata ad un dente perso in seguito ad una lite con un altro detenuto, mai segnalata al personale penitenziario.



“Cosa sarebbe successo se il detenuto fosse riuscito a evadere ed avesse fatto male a qualche cittadino“, si chiedono dal SAPPE commentando la tragicomica vicenda barese – “forse sarebbe stato aperto un fascicolo nei confronti dei poliziotti nonché dei vertici del carcere, mentre – ed è questo il suggerimento del sindacato – sarebbe più opportuno controllare meglio chi gestisce il servizio sanitario all’interno del carcere di Bari, in cui verrebbero violate in moltissime occasioni delle norme precise” sull’accompagnamento dei detenuti in ospedale; mentre – come succede anche altrove sul nostro territorio – si registra anche una grave carenza di personale.