Un’attivista del noto gruppo Femen, donne che sono solite protestare in topless per varie cause, è stata arrestata nella giornata di ieri, colpevole di aver tentato di rubare il Bambino Gesù dal presepe. Come segnalato dal Corriere della Sera l’episodio si è verificato in quel del Vaticano: la ragazza, una donna di 28 anni le cui iniziali sono Y e F, originaria dell’Ucraina, ha sfidato il freddo indossando solo un giubbotto, dopo di che si è avvicinata al presepe che si trova come da tradizione in piazza San Pietro, scavalcando quindi la recinzione.



A quel punto ha gettato a terra il giubbetto, si è spogliata, restando solo con i pantaloni, ed ha cercato di rubare il bambinello ma fortunatamente la missione non le è riuscita. In zona vi erano infatti a presidio gli agenti del Vaticano che sono subito intervenuti bloccando la 28enne dell’est Europa di Femen, prima che riuscisse a portare via i personaggi della natività.



ATTIVISTA DI FEMEN PROVA A RUBARE BAMBINELLO DAL PRESEPE: IL PRECEDENTE DEL 2017

Una volta bloccata è stata quindi presa in custodia e accusata di resistenza a pubblico ufficiale: oggi sarà processata per direttissima e non è da escludere che all’ucraina possa essere contestato anche il reato di atti osceni in luogo pubblico, nonché quello di tentato furto, visto che il suo intento era quello di rubare il presepe.

Il Corriere della Sera ricorda come non sia la prima volta che accade qualcosa di simile visto che sette anni fa avvenne un episodio pressochè identico. Il 25 dicembre del 2017, infatti, entrarono in azione le attiviste di Femen, anche se le ragioni della protesta erano diverse, così come le protagoniste della stessa azione di protesta. Nella giornata di ieri il tentativo di furto aveva alla base la guerra in Ucraina, mentre sette anni fa il motivo della protesta era il patriarcato.



ATTIVISTA DI FEMEN PROVA A RUBARE BAMBINELLO DAL PRESEPE: COSA È SUCCESSO

La cosa che conta è che le forze dell’ordine erano intervenute celermente sette anni fa, e lo stesso è accaduto anche in queste ore, visto che il raid e il furto non sono andati, fortunatamente, a buon fine. La ragazza di Femen aveva pubblicato attorno a mezzogiorno un post sulla sua pagina X.com (ex Twitter), in cui si leggeva “Save the children of Ukraine”, ovvero, “salvate i bambini dell’Ucraina”. Stando a quanto sottolineano le stesse attiviste, sarebbero più o meno 700mila i bimbi dell’Ucraina che sono stati rapiti o portati illegalmente in altri territori occupati dai russi da quando è scoppiato il conflitto.

L’attivista si è quindi rivolta allo stato del Vaticano, accusando lo stesso di inerzia, di non aver fatto nulla, nonostante il Papa sia uno dei pochi che da quando Ucraina e Russia sono in guerra ha sempre chiesto a gran forza la pace e la cessazione totale delle ostilità. Dopo le parole la giovane è quindi passata in azione, il resto è quanto raccontato sopra.