Tenta di uccidere la ex salendo su una grondaia

A Storie Italiane si parla del caso di Caterina Stellato, picchiata per una vita dall’ex: “Avevo 15 anni quando l’ho conosciuto, mi portava nelle strade isolate e mi picchiava. Mi dava pugni di donne, mi faceva cadere dal letto. I bambini erano disperati, piangevano, pensavo che fosse l’ultima notte della mia vita. Quella mattina ero solo con mia madre dentro casa, era venuto per uccidermi”. Pochi mesi prima, nel novembre 2020, Caterina aveva denunciato il marito per maltrattamenti: aveva un divieto di avvicinamento ma era la quarta volta che lo violava. “Il 10 febbraio del 2021, dopo l’ultimo tentativo, è stato arrestato dopo due giorni”, racconta ancora la ragazza.



Caterina ricorda poi la dinamica del giorno in cui l’ex marito è stato arrestato. L’uomo, arrivato a casa della madre della donna, ha tentato di arrampicarsi alla grondaia, aiutandosi anche con un tavolo, per arrivare dentro casa: “Io ero dentro a casa di mia mamma quando sento delle urla sovrumane, mi affaccio dal balcone e lo vedo, mi sembrava un demonio. Voleva a tutti i costi salire su. Aveva il divieto di avvicinamento, quella fu la quarta volta che veniva a casa mia. Lui per fortuna è caduto più volte perché pioveva. Prese un tavolo per arrampicarsi. Io non riuscivo neanche a fare il numero della polizia, tremavo.



L’uomo sa dove Caterina vive

Caterina Stellato, a Storie Italiane, spiega poi: “A quest’uomo è successo il giusto. È in carcere, gli è stata negata anche una eventuale cura, perché gli avvocati la vogliono mettere su questo piano. È successa una cosa gravissima: dopo tanto lavoro degli avvocati e del giudice, lui è riuscito a sapere dove mi trovo adesso”. L’uomo è stato condannato a 6 anni e 6 mesi e gli è stata revocata la patria potestà.

L’avvocato Coppola, legale della donna, sottolinea: “Una perizia psichiatrica in appello lo ha giudicato capace di intendere e di volere. Il problema è che è stato giudicato non per tentato omicidio ma per maltrattamenti. Corriamo dunque il rischio che dopo 3 o 4 anni costui esca per buona condotta”. L’altra legale della giovane, sottolinea ancora: “Caterina vive con difficoltà perché si sente controllata da terzi. Ormai il danno è stato fatto, non sappiamo come fare”. Per la donna, “Questa nuova vita è bellissima. Mi è tornata la paura perché comunque uscirà, speriamo bene”.