I promotori del tentato golpe di estrema destra in Germania, che ha portato mercoledì scorso all’arresto di venticinque persone, sono dei veri e propri pilastri della borghesia. Tra loro, come riportato dal Financial Times, ci sono un giudice (Birgit Malsack-Winkemann), un medico, un avvocato e persino un famoso chef. All’apparenza erano persone rispettabili della classe media, ma in realtà tramavano contro il Governo. A infervorarli, negli ultimi anni, pare siano state le mosse di quest’ultimo a contrasto della pandemia di Covid-19. Molti esponenti del gruppo, infatti, sono anche no-vax e/o sostenitori della teoria del complotto QAnon.



Ciò che differenzia il terrorismo di questa sponda da quello di sinistra, secondo quanto affermato da Thomas Haldenwang, capo dell’agenzia di intelligence interna tedesca, è però soprattutto “la sua rete molto ampia in tutta la Germania, nonché i piani molto precisi che avevano in mente e che comportavano una grande quantità di violenza. Intendevano assolutamente uccidere delle persone”. Il complotto scoperto dalla Polizia prevedeva un attacco al Parlamento e il rovesciamento del Governo.



Tentato golpe Germania: la minaccia dal terrorismo di estrema destra

La minaccia dell’estrema destra, che ha portato avanti il tentato golpe in Germania, è concreta secondo gli esperti, i quali ritengono che la prevalenza di professionisti della classe media tra i ranghi li renda un pericolo molto più grande rispetto alla banda della sinistra radicale Baader-Meinhof che terrorizzò la Germania negli anni ’70. Nonostante il leader Heinrich XIII Prinz Reuß, un settantunenne aristocratico, sia stato arrestato insieme ad altre ventiquattro persone, è indispensabile non abbassare la guardia. I politici della destra radicale hanno minimizzato la cospirazione, ma questo è un rischio che non è possibile correre.



“È allarmante il fatto che persone addestrate all’uso delle armi e in possesso di informazioni riservate sul funzionamento dei servizi di sicurezza inizino a unirsi a tali gruppi”, ha affermato l’agente Pia Lamberty. I numeri, d’altronde, potrebbero essere ancora più preoccupanti. Ciò che sembra unire i promotori del golpe è infatti la loro affinità con un movimento che fino ad ora ha operato all’ombra della società tedesca: i Reichsbürger, o “cittadini imperiali”, che conta circa 21.000 persone.