Morning News, talk di Canale 5 condotto da Simona Branchetti, ha aperto stamane trattando il caso del tentato golpe della Russia. In collegamento vi era Nicolai Lilin, scrittore e grande esperto della situazione russa, che ha commentato la questione Prigozhin-Putin, dicendo: “Prigozhin è un commerciante, è un problema fra il mondo della politica e una persona con la mente da commerciante. Prigozhin ha guadagnato in Africa una piccola percentuale della gestione delle terre rare, quindi gestisce la tecnologia del futuro, cosa che fa gola al ministero della difesa, sono due strutture che da sempre fanno guerra in Russia”. Quindi Lilin ha proseguito: “Prigozhin e la Wagner non sono così distinti dall’esercito in quanto in realtà sono una costola dei servizi segreti russi e da sempre sono grandi sostenitori di Putin. Putin ha vinto la campagna in Cecenia proprio grazie alla Wagner”.



Ma cosa succederà ora? “Putin non ha bisogno di dargli la caccia e di vendicarsi, non è una lotta alla pari, Putin è un politico e Prigozhin è commerciante. Ora Putin riformerà completamente tutto il processo che si aggira attorno al suo potere verticale che si regge su ministero interni, difesa e FSB”. In studio anche Roberto Arditti, altro grande esperto di questioni internazionali, che ha spiegato: “La più grande novità di questa storia è quando mai abbiamo associato qualcuno a Vladimir Putin nella storia della Russia? E’ invece c’è Piogozhin”.



TENTATO GOLPE IN RUSSIA: “PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA OLTRE A PUTIN C’È PRIGOZHIN”

“Per la prima volta sulla scena del mondo – ha proseguito Arditti – la Russia non è rappresentata solo da Putin ma da una complessa vicenda che rende il sistema di potere russo meno univocamente concentrato attorno a Putin. Da qui a dire che Putin se ne va nel giro di qualche giorno corre una distanza siderale, 25 anni di potere assoluto non si eliminano così, però…”.

Poi Arditti ha aggiunto e concluso volgendo lo sguardo al futuro prossimo: “Escludo che Putin consegni al signor Prigozhin una vittoria così evidente destituendo Shogoi. Prigozhin ha fatto cose che non sono state concesse a nessuno, la marcia dal sud verso Mosca è un unicum nella storia russa e non si può concedere molto altro a meno di non voler perdere la faccia che nei regimi totalitari è sempre decisivo”.