Una partita di calcetto con un duplice tentato omicidio è stata fatale per Gennaro Musella, costretto a tornare in carcere dopo aver scontato parte della pena ai domiciliari. Nipote di Maria Licciardi (accusata di essere mafiosa affiliata alla camorra) secondo “Il Mattino” l’uomo è stato arrestato pochi giorni fa dopo aver violato gli arresti domiciliari: è dunque finito nuovamente in cella e dovrà scontare una condanna a quattro anni, condanna che gli è stata inflitta al termine di un processo di primo e secondo grado, per un duplice tentato omicidio. Il ragazzo, infatti, aveva cercato di uccidere due persone durante una partita di calcetto.



Difeso da Rosario Arienzo, l’uomo è stato condannato con rito abbreviato e ha risarcito le vittime, chiedendo perdono. Anche per questo il verdetto è stato benevolo nei suoi confronti, con la condanna a soli quattro anni di carcere nonostante le richieste della pubblica accusa, che erano state ben più alte. Facendo però un passo indietro, Gennaro Musella era stato protagonista della partita killer nell’ottobre 2022, come ricorda Il Mattino. Il ragazzo stava giocando sul campo di via San Rocco quando ha tirato fuori un coltello.



Duplice tentato omicidio durante la partita di calcetto: in carcere Gennaro Musella, ecco cosa ha fatto

Gennaro Musella, nella partita di calcetto dell’ottobre del 2022 tra “Bandidos argentinos” e “Scugnizzi”, aveva ferito due persone, tanto da essere accusato di duplice tentato omicidio. Nel dettaglio, un difensore aveva fatto un intervento in scivolata su Musella, che in risposta aveva estratto il coltello, impugnandolo contro il giocatore avversario. L’uomo aveva infatti l’arma nei pantaloncini, e dopo il duro tackle dell’avversario l’aveva estratta colpendolo alla pancia. Lo stesso aveva fatto nei confronti di un altro calciatore, che aveva provato a difendere il compagno di squadra.



Nelle immagini presentate agli atti, si vede anche l’intervento del padre di Musella, condannato in via definitiva per la stessa vicenda. Il calciatore killer era stato condannato ma per lui erano stati disposti gli arresti domiciliari, che sono ora stati revocati dopo averli violati.