Un passaggio molto delicato della vita di Ivana Spagna, fu il tentato suicidio. “Quando è mancata mia mamma, io sono stata con lei, la mattina dopo sono andata a cantare. Lei ci teneva ma soprattutto l’ho fatto per tutti i lavoratori. Alla fine ho urlato e sono andata avanti tutte le sere ma ero sempre più rovinata, non dormivo più”, ha raccontato. Al termine del tour, a settembre, ha avuto un crollo: “Egoisticamente ho pensato che non ce la facevo più ad andare avanti. Mi isolai, chiusi anche con il mio compagno dopo la morte di mia madre”, ha spiegato. “Mi sono sentita sola, ho chiuso tutto. Ero io e la mia gattina, non volevo vivere più né mi interessava più nulla”, ha aggiunto.
Ivana Spagna aveva programmato tutto: “Era una lucida follia”. Oggi lancia un messaggio: “Non isolatevi, è terribile, più ti isoli e più vedi nero, ma quel giorno che decisi di farla finita ero lucida. Quando stavo organizzando la parte finale, sotto la doccia, volevo tagliarmi le vene e non volevo sporcare il bagno”. Quel giorno, dunque, proprio quando stava per mettere in atto il gesto terribile la sua gattina è giunta iniziando a miagolarle: “Con due-tre miagolii mi ha risvegliato come da una ipnosi e ho detto, ma tu a chi resti? E in un attimo ho capito cosa stavo facendo, l’ho presa in braccio e ho pianto così tanto che mi sono liberata”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL TENTATO SUICIDIO DELLA CANTANTE DOPO LA MORTE DELLA MADRE
Ivana Spagna torna protagonista in tv questo pomeriggio e l’occasione è propizia per tornare a parlare della vita privata della cantautrice originaria del Veronese, costellata da tante gioie ma anche dolori, soprattutto negli Anni Novanta e in particolar modo durante una fase molto difficile della oggi 67enne cantautrice e scrittrice. E in attesa di capire cosa racconterà oggi a “Domenica In” alla padrona di casa, Mara Venier, la diretta interessata, possiamo ripercorrere due eventi tra di loro collegati e che hanno segnato pesantemente l’esistenza della Spagna, tanto da portarla addirittura a pensare al suicidio.
Ma come mai, per stessa ammissione della diretta interessata, l’artista veneta in passato ha meditato di togliersi la vita? Bisogna fare un salto indietro nel tempo, come detto, ai primi Anni Novanta quando la Spagna era indubbiamente in uno dei periodi musicalmente parlando più fortunati della sua carriera ma, allo stesso tempo, soffrì per via dell’aborto spontaneo avuto durante un tour (allora portava in grembo il bimbo concepito con Patrick Debort, il compagno con cui le cose pare non andassero più bene…) e della morte della madre per un tumore, alla quale peraltro Ivana non disse mai della perdita del bambino per non aggiungerle ulteriore dolore. “La perdita delle persone amate sono state per me le cose più brutte” aveva raccontato di recente la Spagna a Serena Bortone durante una ospitata a “Oggi è un altro giorno”, accennando poi anche al suo rapporto con la morte e all’idea del suicidio.
IVANA SPAGNA E IL TENTATO SUICIDIO: “A SALVARMI E’ STATA LA MIA GATTINA CHE…”
“Io ho paura di morire, soprattutto per i miei atti: ho visto i miei cani morire e dunque so cosa si prova, ma non ho paura di rimanere nel vuoto…” aveva proseguito ammettendo di credere a un mondo ultraterreno parallelo al nostro. E proprio l’esperienza della morte della madre l’ha segnata: “Avevo dormito con lei in ospedale, e la sera sono andata a cantare: al termine della serata mi sono chiusa in camerino e ho urlato” aveva raccontato invece a Caterina Balivo durante “Vieni da me” spiegando che nonostante il dolore per la perdita della mamma non si sentiva di gravare sul lavoro dei tecnici e dello staff che la seguivano. Così la perdita dei genitori e del bimbo, l’avevano privata della voglia di lottare inducendola a farla finita: ma a salvarla pare sia stato l’intervento involontario ma provvidenziale della sua gattina Bimba…
“Avevo preparato tutto ma a un certo punto lei arriva mentre ero in bagno e lì mi sono chiesta a chi sarebbe restata lei”: da qui una crisi di pianto e la visione delle foto dei genitori che l’hanno indotta a ritornare sui suoi passi, rendendosi conto dell’errore che avrebbe commesso e anzi scusandosi con loro perché, nelle loro malattie, le avevano insegnato a combattere sempre fino alla fine. “Loro avevano lottato per secondi in più di vita e io me ne volevo togliere così?” ha raccontato, parlando della vita come di un dono e invitando tutti coloro che soffrono di depressione e che come lei hanno dovuto combattere dei demoni interiori a non arrendersi mai e soprattutto a “non isolarsi” come era accaduto a lei.