Teo Teocoli racconta la sua quarantena forzata per via dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. L’attore e comico, in collegamento dalla sua casa di compagna con lo studio di Domenica In di Mara Venier, ha raccontato come sta trascorrendo questi giorni con la moglie Elena. Teocoli ha lasciato Milano per trasferirsi nella casa di campagna del suocero, ma il suo pensiero è per la capitale lombarda colpita nel cuore da questo tremendo virus. E’ un Teocoli nostalgico quello che racconta una Milano che forse non c’è più: “non c’è una Milano milanese, non c’è un ragazzo che parli il dialetto, non ci sono i Navigli di piccola malavita e di incalliti come me e Jannacci”. Proprio parlando di Enzo Jannacci, Teo Teocoli ricorda l’amico e collega dicendo: “se fosse vivo, Enzo sarebbe 24 h su 24 negli ospedali, l’ho conosciuto che studiava ancora da dottore eppure quando lui si laureò faceva teatro, cabaret e andava sempre in ospedale, oggi sarebbe stato in prima linea senz’altro. Grande artista, grande professionista e grande amico, grande Enzo!” (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Teo Teocoli: “Sono in campagna, sono un privilegiato”

Teo Teocoli ospite di Mara Venier a Domenica In in collegamento dalla propria abitazione dove ha deciso di trascorrere la sua quarantena. L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha imposto a tutti di restare a casa e anche l’attore e comico sta vivendo questo periodo in isolamento con la famiglia e gli affetti cari: “sono in campagna, qui si lavora, si sta all’aria aperta ed io che sono un terrone mi abbronzo spesso e volentieri”. La zia Mara gli chiede “dove sei” con Teocoli che risponde: “sono a casa di mio suocero con mia moglie Elena. Sono qui perchè è un posto isolato dove non si incontra gente, qui non esce nessuno, solo Elena che va al supermercato, faccio lavori manuali, zappo, pulisco, mi do da fare”. Poi Tecoli riprende la parola e cita il collega Roby Facchinetti: “mi è dispiaciuto molto sentirlo così, è giusto avere la tristezza nel cuore, ma bisogna muoversi, partecipare in qualsiasi modo anche facendo la beneficenza”. Sul finale poi parlando del Coronavirus dice: “sarà una rinascita pazzesca in tutto: di vita, coi rapporti con l’Europa e tutto. Siamo stati i creatori dell’Europa, tra i primi, dobbiamo riprenderci e avere voce in capitolo”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Teo Teocoli: il personaggio di Abelardo per Lucia Bosè

Dopo poco più di un mese, Teo Teocoli torna ospite di Domenica in, per intrattenere e far divertire molti italiani che saranno costretti a restare in casa e sceglieranno di sintonizzarsi nel pomeriggio su Rai 1. Sulla fanpage ufficiale di Facebook dedicata all’attore viene ricordato che il 27 marzo, quindi venerdì scorso, era la giornata mondiale del teatro, un settore che non sta attraversando un buon periodo, stante la chiusura forzata degli spettacoli, e a cui Teocoli è molto legato. Chissà che durante la sua presenza a Domenica in non rivolga un pensiero proprio al mondo teatrale nel quale ha esordito giovanissimo, ai tempi del Derby di Milano, e che gli sta ancora regalando delle soddisfazioni con spettacoli in tutta Italia anche negli ultimi anni.

TEO TEOCOLI, IL SIPARIETTO CON LUCIA BOSÈ

Sulla stessa pagina vediamo non solo un post in ricordo di Fabrizio Frizzi, in occasione dell’anniversario della sua scomparsa, ma anche un breve video dedicato a Lucia Bosè. Alla fine dello scorso anno, infatti, precisamente il 27 ottobre, l’attrice era stata ospite proprio di Domenica in e in studio c’era anche Teo Teocoli, che ha dato vita a un particolare siparietto. Chiamato a sorpresa da Mara Venier, infatti, si è presentato nei panni di Abelardo, il personaggio cui ha dato vita tanti anni fa, un cantante spagnolo monco (anche se in questo caso Teocoli non ha finto di esserlo), dicendo di essere una vecchia fiamma della Bosè. E le ha dedicato quindi una canzone. Magari nella puntata di Domenica in di oggi sarà trasmesso quello spezzone per ricordare l’attrice scomparsa proprio pochi giorni fa.

LE IMITAZIONI STORICHE

Nella carriera di Teo Teocoli, le imitazioni sono state molto importanti. Durante una recente puntata de I Lunatici, la trasmissione in onda su Rai Radio 2, l’attore ha detto di essere legato in particolare a quella “dell’avvocato Prisco ma l’imitazione con maggiore successo fu quella di Cesare Maldini. Ero con Tosatti e Galeazzi in un programma, io avevo preparato una cosa banale. Mi misi a leggere in diretta la formazione dell’Italia come la leggerebbe il Ct Maldini. Venne giù il mondo e imbastimmo ‘Quelli che il calcio’, che fece di numeri pazzeschi. È stato il momento più alto della mia carriera. Poi mi stancai un po’, ora ho ricominciato un po’ di televisione, ma ormai sono quasi vent’anni che faccio spettacoli teatrali dal vivo”.