Il testamento di Teodosio Losito è falsificato. C’è un clamoroso colpo di scena nella vicenda relativa al presunto suicidio dello sceneggiatore, trovato morto due anni fa nella villa di Zagarolo dell’ex compagno Alberto Tarallo. Quel testamento, con cui lasciava tutto il suo patrimonio proprio a Tarallo, sarebbe stato falsificato, «imitandone la calligrafia e la firma». Lo riporta l’AdnKronos, spiegando che la Guardia di Finanza ha sequestrato beni per poco meno di 5 milioni di euro al fondatore della Ares, indagato dalla Procura di Roma «per falsità in testamento olografo e falsità in scrittura privata».

Le accuse rivolte ad Alberto Tarallo, e riferite dall’agenzia di stampa, sono pesanti: «Per procurarsi un ingiusto profitto patrimoniale, arrecando un danno agli eredi legittimi, avrebbe scritto un falso testamento del compagno, imitandone la calligrafia e la firma». C’è poi un altro aspetto inquietante di questa vicenda, cioè la coincidenza temporale: Teodosio Losito venne ritrovato morto l’8 gennaio 2019, proprio tre anni fa.

“LA CALLIGRAFIA È DI ALBERTO TARALLO”

Dai documenti esaminati dalle autorità emerge che Alberto Tarallo venne nominato erede universale di tutti i beni dopo la morte di Teodosio Losito acquisendo la titolarità di tutte le proprietà. Ma è proprio sul testamento che si concentrano i dubbi della Procura di Roma. In attesa di verificarne la veridicità, la Guardia di Finanza ha sequestrato auto, immobili e terreni al produttore cinematografico. L’AdnKronos riporta anche che dalla perizia disposta dai magistrati è emerso che la calligrafia sul testamento e tre lettere datate tra dicembre 2018 e 8 gennaio 2019 non sarebbe quella di Teodosio Losito, ma quella di Alberto Tarallo.

Ampi stralci di queste lettere furono lette da quest’ultimo in diretta durante una puntata di “Non è l’Arena” di Massimo Giletti. Questa inchiesta si aggiunge a quella aperta, sempre a Roma, sulla morte di Teodosio Losito per istigazione al suicidio, in base a quanto scaturito dalle dichiarazioni di Adua Del Vesco, al secolo Rosalinda Cannavò, e Massimiliano Morra al Grande Fratello Vip.