Solitamente gli interventi di sterilizzazione dei gatti sono piuttosto invasivi, portando l’asportazione dei testicoli per i maschi, e l’asportazione delle ovaie, se non anche di utero e cervice, per le femmine. Proprio per questo i veterinari consigliano sempre di procedere con questi interventi quando i mici sono ancora piccoli, entro l’anno di vita, per permettere loro un facile recupero e comportare solo pochi punti di taglio chirurgico. Proprio per comportare meno sofferenza nei nostri amici felini si stanno studiando alternative indolore ma ugualmente efficaci. Ecco quindi spuntare la terapia genica per sterilizzare i gatti.



Lo studio è stato pubblicato il 6 giugno sulla rivista Nature Communications da un team di ricercatori americani e canadesi e riportato da Le Figaro. Si tratterebbe di un metodo contraccettivo innovativo utilizzato per la prima volta.

Come funziona la nuova terapia contraccettiva per i gatti

La nuova terapia permetterebbe, con una sola iniezione, di impedire l’ovulazione. Funzionerebbe quindi in maniera simile come la pillola contraccettiva per le donne. Lo studio è stato condotto con successo su 9 gatte e, se fosse confermata la sua efficacia, andrebbe a sostituire la sterilizzazione chirurgica. “La posta in gioco è particolarmente importante per i milioni di gatti randagi nel mondo” , ha osservato David Pépin, professore associato presso la Harvard Medical School e autore dello studio. “Spesso hanno condizioni di vita difficili e rappresentano una minaccia per un gran numero di specie selvatiche.”



Il nuovo metodo si fonderebbe sull’ormone antimulleriano (AMH), la cui iniezione andrebbe ad inibire il funzionamento ovarico. Questa terapia sembrerebbe funzionare perchè le gatte sottoposte all’esperimento, nonostante l’accoppiamento, non sarebbero rimaste incinte. Si tratta ora solo di capire gli effetti di questo metodo a livello neurale e comportamentale, verificandone anche la sua efficacia nel lungo termine.

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