Teresa Bellanova ospite di “Onorevoli Confessioni“, il nuovo programma condotto da Laura Tecce su Rai2 e pronto a raccontare il lato nascosto di alcuni politici italiani che lasceranno il Palazzo per raccontarsi. La protagonista della prima puntata è la ministra Teresa Bellanova che durante l’insediamento del nuovo esecutivo è stata bersaglio di tantissime critiche. La ministra, infatti, è stata al centro di una polemica sterile inerente il suo aspetto fisico e l’abito indossato durante il giuramento. Nonostante tutto il Partito Democratico ha sempre difeso la Bellanova come si evince in una nota: “il gruppo parlamentare del PD alla Camera esprime solidarietà a Teresa Bellanova per i vergognosi insulti ricevuti. Siamo al suo fianco. All’odio saprà rispondere con la professionalità che l’ha sempre contraddistinta”. La ministra per le Politiche agricole è stata criticata anche per il suo curriculum, visto che non possiede alcun titolo di studio essendosi fermata alla terza media per cominciare subito a lavorare. A soli 14 anni, infatti, ha cominciato a lavorare come bracciante nei campi toccando con mano una realtà di cui molti anni dopo diventerà portavoce.
Teresa Bellanova ha la terza media: “i miei genitori non mi hanno potuto far studiare”
Cresciuta tra il caporalato e le sue aberrazioni, Teresa Bellanova ben presto diventa prima sindacalista e poi coordinatrice regionale di Federbraccianti. Per più di 30 anni è stata impegnata in prima fila nell’attività sindacale della Puglia, la sua Regione, ma nel 2006 la sua vita cambia visto che viene eletta in Parlamento e anche alle elezioni successive. Il momento del giuramento è sicuramente scalfito nella memoria della ministra che a Onorevoli Confessioni ha detto: “quel giorno in Quirinale ho pensato a mia madre e mio padre. Li ho visti lì, accanto al presidente Mattarella, che sorridevano e dicevano: ce l’abbiamo fatta. Loro hanno sempre avuto un’amarezza nella loro vita: di non avermi potuto dare la possibilità di farmi studiare. E in quel momento io li ho visti lì, radiosi…”. Non solo, nella lunga intervista la Bellanova ha parlato anche di tempi importanti come la libertà delle donne precisando: “devono potersi vestire come vogliono, senza per questo essere sminuite o giudicate”. Sul finale poi l’incontro con un gruppo di ragazzi africani che lavorano nei campi: “ho combattuto per migliorare me e per migliorare la condizione degli altri. Quella ragazzina di Ceglie Messapica si emoziona ancora…”.