Teresa Bellanova non ci sta. Il ministro dell’Agricoltura si è scagliato contro la strumentalizzazione – a suo dire – della notizia dei 28 migranti positivi al coronavirus ora in quarantena sulla Moby Zazà a Porto Empedocle. L’esponente di Italia Viva ha denunciato la propaganda fatta sulla pelle dei migranti salvati dalla Sea Watch, propaganda che avrebbe come unico obiettivo il voler «diffondere odio e diffidenza come spesso accaduto negli ultimi mesi». Le 28 persone a bordo della nave – scambiata dal grillino Cancelleri per una nave da crociera – sono «esseri umani che lasciano condizioni di vita disperate e rischiano la vita attraverso il Mediterraneo, nella speranza di una vita migliore» e la Bellanova ha tenuto a precisare che «salvare vite è un dovere morale».
TERESA BELLANOVA: “NO PROPAGANDA CONTRO MIGRANTI POSITIVI”
Teresa Bellanova ha poi affermato che i fenomeni migratori non si fermeranno, e l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus ne complica la gestione. «Davanti a tutto ciò, l’unica soluzione concreta che abbiamo è governare politicamente questi fenomeni, predisporre controlli e misure di sicurezza pensate per tutelare queste persone e la salute dei cittadini italiani», ha spiegato il ministro in quota Italia Viva, che ha poi rivendicato la maxi sanatoria: «Vale per chi sbarca ma anche per chi vive sul nostro territorio da irregolare, magari da anni. Anche per questo ho voluto con forza la norma su emersione e regolarizzazioni: per far emergere situazioni di sfruttamento lavorativo, riportare la legalità nelle filiere e sottrarre queste persone all’invisibilità, restituendo loro un’identità e così la possibilità di vivere in condizioni dignitose, senza temere di usufruire di cure mediche se necessarie, andando così a colpire le tante situazioni di grave disagio sociale sul nostro territorio e garantire salute e sicurezza, per i cittadini stranieri e per gli italiani».