Teresa Saponangelo, nata a Taranto 48 anni fa, cresciuta a Napoli e poi trasferitasi a Roma per intraprendere la sua carriera da attrice televisiva, cinematografica e di teatro, migliore attrice protagonista in “Il buco in testa” ed “È stata la mano di Dio“, si racconta in un’intervista a “Io Donna“, nella quale si definisce “una donna sempre in movimento“. Un concetto inteso nel senso più ampio del termine: “Ho curiosità verso la vita – afferma – sono in movimento negli affetti, nelle relazioni“.



Si diverte a mescolare amici nuovi e vecchi e vede cosa può uscirne di interessante. Intanto, teatro, cinema e tv “sono esperienze che devono procedere in parallelo, ed è bello passare da una all’altra“, sempre ricalcando il suo essere “in movimento”. Il grande successo è arrivato col film di Paolo Sorrentino “È stata la mano di Dio“. Un po’ uno spartiacque, ma non nel senso di stravolgere la propria vita. “Ho avuto conferma del percorso fatto“, è la risposta che Teresa Saponangelo ha dato, mettendo in evidenza che “un film così importante è stata un’opportunità unica“.



Teresa Saponangelo: dal cinema al teatro, ma la vedremo in tv con Sergio Castellitto

Teresa Saponangelo, soprattutto dal successo con Paolo Sorrentino, ha accresciuto le proposte di lavoro ricevute, ma avverte anche tanta curiosità intorno al suo lavoro. Eppure la carriera dell’attrice inizia molto presto, da quei provini – ben tre poi andati bene – per Stefano Incerti che la prese per il film “Il verificatore”. Proprio su quel set aveva conosciuto Paolo Sorrentino. Ma c’è stata anche una bocciatura, quella per “The Young Pope“, che Teresa Saponangelo ha vissuto non lasciandosi andare allo sconforto. “Sa quanti ‘no’ riceve un attore nel corso della carriera? Un’infinità – ha risposto alla domanda di ‘Io donna’ -. Anche se mi sarebbe piaciuta un’esperienza internazionale“.



Teresa Saponangelo vive a Roma, città nella quale si è trasferita da quando aveva 19 anni. “I primi anni ho vissuto bene – spiega -. Ma ora la città è spenta, bistrattata e la situazione dei teatri è drammatica. L’Eliseo è chiuso, l’Argentina commissariato, l’India non è più quello di quando c’era Mario Martone“. Ricchissima la sua esperienza teatrale, da “Dentro la cronaca dentro la storia” del 1988 a “Metamorfosi” del 2018, passando per “Il Tartufo” con Toni Servillo del 2000 a “I dieci comandamenti” di Mario Martone dello stesso anno. In televisione, la vedremo nella miniserie “Il nostro generale” di Lucio Pellegrini e Andrea Jubilin, al fianco di Sergio Castellitto che interpreta Carlo Alberto Dalla Chiesa e in Vincenzo Malinconico – Avvocato d’Insuccesso, con Massimiliano Gallo.