Negazionisti del Covid e fedeli della religione del Popolo vivente e degli ShinSekai si sono riuniti in un hotel di Roma per discutere di teorie complottiste. Come quella secondo cui l’ora legale ci ha rubato mille anni. Il raduno intitolato “Revelatio orbis terrarum (rivelazione sulla forma della terra)” è eloquente di suo. Per partecipare bastavano 20 euro, in cambio anche di un pranzo capotecnico. Il menù per vegani a base di farine ricavate dalla frutta è stato ideato da Gabriele Ceracchini, uno dei relatori della giornata che vanta anche una partecipazione a Tu sì que vales, dove aveva espresso tutte le sue perplessità e teorie sul Covid, definendolo «un’invenzione e un’epidemia mediatica».
Come ricostruito da Repubblica, Ceracchini ha pure realizzato la grafica del volantino, per il quale si è ispirato al filosofo John Locke: una tartaruga sorregge gli elefanti. Insieme a lui Albino Galuppini, una star per i terrapiattisti che si batte contro il fuso orario che servirebbe a «celare il fatto che la Terra non è una sfera», affermava in un post su Facebook del 29 ottobre.
“FIUMI SONO OPERE DI INGEGNERIA IDRAULICA”
Una delle teorie più in voga tra i complottisti è quella secondo cui sarebbero stati aggiunti in modo arbitrario mille anni alla storia del mondo. Quindi, staremmo vivendo ancora nell’11esimo secolo, non nel 21esimo. Albino Galuppini ne è sicuro, infatti come riportato da Repubblica, lo ha ribadito: «Avrei voluto parlare anche di giganti ma ho visto che, quando parlo di loro, succede sempre qualcosa di strano. Pertanto, la mia presentazione verterà, in massima parte della mistificazione dei calendari sicché 1000 anni tondi sono stati aggiunti alla Storia. Quantomeno alla data dalla nascita del Messia. E la cosa che sgomenta è che nessuno se ne è mai accorto!».
C’è poi l’esperta geografa Sara Gamberoni, secondo cui i fiumi sono un’invenzione dell’uomo. «I fiumi in natura non esistono ma sono in realtà delle antiche infrastrutture, delle opere di ingegneria idraulica». Il fisico Giancarlo Infante, che insegna nelle scuole secondarie, è convinto invece che la «terra è ferma». Nel saggio “Controstoria dell’eliocentrismo” ha scritto che «i più autorevoli filosofi e storici della scienza sono concordi nell’asserire che la rivoluzione copernicana non prese avvio da motivazioni astronomiche, ma da ragioni ideologiche». Dunque, è convinto che Copernico e Galileo si sarebbero piegati ai “poteri forti”.