Nuova scossa di terremoto nel vasto sciame sismico che da oltre 24 ore prosegue tra Benevento e metà della Campania: alle ore 14.02 il sisma di grado M 2.7 ha colpito l’area del Beneventano con una profondità di 9 km sotto il livello del terreno come ipocentro e con dati di coordinate geografiche offerte da INGV che risultano con (lat, lon) 41.07, 14.77. I comuni più vicino all’epicentro sono gli stessi da ore sotto la morsa delle vibrazioni nel terreno, con uffici e scuole chiuse nella gran parte dei casi: si tratta di San Leucio del Sannio, Ceppaloni, Sant’Angelo a Cupolo, Chianche, San Nicola Manfredi, Arpaise, Perturo Irpino, Apollosa, Torrioni, San Martino Sannita, Benevento, San Giorgio del Sannio, Roccabascerana, Altavilla Irpina, San Nazzaro, Montefusco, Calvi, Tufo, Pannarano, Santa Paolina, Castelpoto, Pietrastornina, San Martino Valle Caudine. (agg. di Niccolò Magnani)



SCIAME SISMICO IN CAMPANIA: LE ULTIME SCOSSE

Sono continue le scosse di terremoto nel Sannio, nella provincia di Benevento (Campania). Basta scorrere l’elenco dei movimenti tellurici segnalati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per capirlo. L’Ingv ha infatti individuato ben 12 scosse superiori alla magnitudo di 2.0 gradi sulla scala Richter (più altre svariate meno importanti), dalle ore 9:06 di ieri mattina, lunedì 16 dicembre, fino alle 20:34 sempre di ieri. Uno sciame sismico che ha ovviamente fatto passare una giornataccia ai residenti del beneventano, giustamente spaventati per le continue scosse. La più importante resta quella delle ore 16:11 di ieri pomeriggio, di magnitudo 3.9 gradi, seguita da una di 3.6 gradi delle 9:06 (la prima), con l’aggiunta di un’altra di 3.4 gradi alle ore 9:53. Per via delle continue scosse, l’amministrazione locale ha deciso di chiudere le scuole della zona in via precauzionale anche per la giornata di oggi, martedì 17 dicembre, di modo da completare le azioni di verifica.



TERREMOTO A BENEVENTO, L’ESPERTA: “NON ABBIAMO UNA SISMICITA’ STORICA IN QUESTA ZONA”

Riaperti invece gli uffici comunali in quanto non è emersa alcuna criticità. Il Coc, il centro operativo comunale, continuerà a monitorare la situazione, di modo da essere pronto a qualsiasi evenienza. Francesco Maria Guadagno, docente di geologia applicata dell’Università degli Studi del Sannio, ha fatto sapere all’Adnkronos: «Si è ripetuto quello sciame sismico di qualche settimana fa con delle modalità energetiche maggiori. Il vero problema è che di fatto non abbiamo una sismicità storica di questa zona che può essere interpretata in vari modi perché non abbiamo dei riferimenti specifici. Quello che sappiamo è che ci sono delle strutture che sono attive, trascorrenti, che conosciamo perché ci sono delle evidenze in superficie. Detto questo, dobbiamo essere consapevoli dei rischi e agire di conseguenza anche facendo noi privati quelle azioni per mitigare la vulnerabilità dei nostri edifici».

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