Le continue scosse di terremoto nella zona dei Campi Flegrei e l’allerta da parte degli esperti sta danneggiando il turismo. A sottolinearlo è stata l’Associazione dei Bed & Breakfast ed Affittacamere della Campania (ABBAC), che ha denunciato come le istituzioni non stiano aiutando le imprese del territorio ad affrontare questo problema. “Mentre lamentiamo la nostra preoccupazione per gli effetti di calo prenotazioni e cancellazione a causa del clamore mediatico delle allerte e annunci politici sul rischio bradisismo, il Comune di Pozzuoli ci convoca perché intenderebbe istituire l’imposta di soggiorno. Ci appare decisamente un paradosso a cui non intendiamo sottostare”, ha dichiarato in un comunicato il presidente Agostino Ingenito a rappresentanza degli operatori associati dell’area.



La critica, in particolare, arriva in virtù delle tempistiche del provvedimento. “Nel gennaio scorso avevamo condiviso con il vicesindaco un percorso di analisi sul tema da noi proposto, al fine di individuare una modalità che consentisse all’ente locale di monitorare il diffuso abusivismo e irregolarità ricettiva presente sul territorio ed acuita dopo la pandemia, con centinaia di annunci online di offerta alloggi senza alcun rispetto di regole”, ha spiegato. “Uno strumento dunque che era stato suggerito, tenuto conto dell’inserimento del Comune nell’elenco regionale delle località turistiche, al solo scopo di garantire all’ente, un monitoraggio e risorse eventuali da utilizzare con il solo scopo di garantire minimi elementi di accoglienza turistica per aiutare i viaggiatori ad orientarsi nella città flegrea, priva di infopoint, cartelli e una mobilità concreta verso i siti culturali”.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI: IL SETTORE DEL TURISMO IN CRISI

Di recente però con l’aumento delle scosse di terremoto nella zona dei Campi Flegrei, il settore del turismo ha iniziato ad avere delle difficoltà, che sarebbero acutizzate dall’imposta di soggiorno. “Va chiarito che è naturalmente facoltà dell’ente locale introdurre qualsivoglia imposta di competenza  compreso la tassa di soggiorno ma al contrario sarebbe auspicabile condivida invece una scelta di non introdurla, facendone un ottimo veicolo di promozione che potrebbe attirare viaggiatori ed ospiti che potrebbero ritrovarsi a pochi chilometri da Napoli che invece ha un costo giornaliero di 3 euro a notte. In questo modo avremo di cercare di promuovere offerte di alloggio a costi promozionali incentivando prenotazioni di viaggiatori che non pagherebbero l’imposta”, ha continuato Agostino Ingenito.



L’Associazione dei Bed & Breakfast ed Affittacamere della Campania (ABBAC) dunque si opporrà all’iniziativa del Comune di Pozzuoli. “Auspichiamo anche che la condivisa posizione dei comuni verso il governo e la commissione grandi rischi di evitare allarmismi, consenta loro di avviare con noi operatori turistici, un percorso di condivisa strategia turistica, costituendo un vero sistema turistico integrato e attraendo risorse certe regionali e nazionali per strutturale una degna accoglienza e servizi di mobilità territoriale in modo strutturale e non episodico”, ha concluso.