Le scosse di terremoto nella zona dei Campi Flegrei continuano a preoccupare gli esperti, che stanno analizzando le mosse preventive necessarie per assicurare la sicurezza della popolazione che vive nell’area rossa e non solo. È in virtù di ciò che, come riportato da Ansa, nelle scorse ore è stata abbattuta la torre dell’ex stabilimento della Sofer. Il rischio era che potesse crollare a causa dei ripetuti sismi.



L’operazione era stata annunciata da diversi giorni e i residenti erano stati avvertiti. Alcuni di loro sono stati evacuati in modo da non correre pericoli. Le abitazioni vicine sono state chiuse e le utenze staccate per scongiurare il rischio di esplosioni. È stata allestita una zona di riparo per accoglierli momentaneamente, con servizi di assistenza anche medica per disabili e anziani. Chiuse anche le scuole dell’area. Alcune strade, come via Annecchino ad Arco Felice, sono state interdette al traffico, mentre la circolazione ferroviaria è stata interrotta sulla linea della Cumana.



Terremoto Campi Flegrei, abbattuta la torre dell’ex stabilimento Sofer: forte boato

La demolizione della torre dell’ex stabilimento della Sofer è stata effettuata attraverso l’utilizzo di microcariche esplosive seguendo un piano operativo condiviso in Prefettura. Il crollo ha provocato un forte boato, che è stato ampiamente udito dai residenti della zona. Poco prima era stato annunciato da una sirena.

L’alto serbatoio, in attività dal 1967 al 2003, era uno dei simboli industriali della zona dei Campi Flegrei, ma a causa delle recenti scosse di terremoto, anche di entità rilevante, si è reso necessario l’abbattimento. Già in passato si era valutato di procedere con le operazioni in questione per motivi estetici, ma con l’avvento dello sciame sismico la questione è diventata di sicurezza, dato che dalla struttura nei giorni scorsi si erano staccati diversi calcinacci. Dal 2008 esiste anche un progetto di riqualificazione dell’intera area industriale, che però finora non ha visto la luce.