Per la giornata di oggi, giovedì 2 maggio 2024, non si sono ancora verificate scosse di terremoto, anche lievi, presso la zona dei Campi Flegrei, ma negli ultimi giorni i movimenti tellurici sono stati numerosi, fra cui una scossa di magnitudo 3.9 gradi sulla scala Richter che ha fatto spaventare, e non poco, una popolazione già provata da mesi e mesi di continui tremori. Anche ieri, 1 maggio, l’ennesimo sciame sismico, con un evento di massima potenza pari a 2.4 gradi sulla scala Richter, e numerose altre scosse più deboli e meno profonde, soprattutto nell’area di Pozzuoli, l’epicentro della zona Flegrea.
Questo ritorno importante dell’attività sismica ai Campi Flegrei dopo un periodo di relativa a calma, ha fatto tornare la paura nella popolazione locale, ma in ogni caso Francesca Bianco, sismologa e vulcanologa, direttrice del Dipartimento Vulcani (Ingv), ha cercato di snocciolare un po’ di dati e soprattutto di tranquillizzare gli abitanti della zona. L’esperta si è soffermata in particolare sul fenomeno del bradisismo, tenendo conto che in corrisponde del Rione Terra di Pozzuoli, il suolo si è sollevato ad aprile di 2,5 centimetri, un incremento di molto superiore a quanto avvenuto nel periodo precedente.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, “UNA DEFORMAZIONE DI 2,5 CENTIMETRI…”
«Una deformazione totale di 2,5 centimetri in 21 giorni, in corrispondenza del Rione Terra, rispetto alla media di 1 centimetro al mese è un incremento importante. È da attenzionare e continueremo al monitorare al meglio l’area per intercettare quanto prima eventuali anomalie», precisa la dottoressa Bianco, parlando con i microfoni di Fanpage. La stessa aggiunge comunque: «Ma, ad oggi, non abbiamo elementi che suggeriscano una eruzione imminente».
Degli eventi simili si erano verificati già nel 2005, ma siamo ancora molto lontani da quanto accaduto negli anni ’80, precisamente fra il 1982 e il 1984 quando il suolo si sollevò addirittura di 1,8 metri. Inoltre, anche i terremoto, seppur avvertiti, non creano grossi problemi agli edifici visto che la Bianco precisa che quelli peggiori, tendenzialmente, sono quelli che hanno una magnitudo pari a 6 gradi sulla scala Richter o superiori.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, “FINCHE’ CONTINUA A SOLLEVARSI IL SUOLO…”
«Ai Campi Flegrei siamo in area vulcanica, dove non sono presenti grosse faglie che possano generare terremoti di quel livello. È ragionevole pensare che non sia probabile avere eventi di quel genere. Ma la magnitudo non si può prevedere». La dottoressa poi aggiunge: «Potenziare la rete di monitoraggio è attività quotidiana dell’Osservatorio Vesuviano. Ci saranno nuove installazioni per fare ulteriori approfondimenti. Ma la rete attuale è già estremamente densa e sensibile», rassicurando quindi sul fatto che la zona dei Campi Flegrei sia la più monitorata al mondo.
La dottoressa precisa inoltre che «Finché continua a sollevarsi il suolo, ci sarà attività sismica», anche se comunque la magnitudo «non si può prevedere», aggiungendo che: «Finora abbiamo osservato terremoti di magnitudo non forte, anche se hanno creato disagi e turbamenti nei cittadini».