Una nuova forte scossa di terremoto ai Campi Flegrei è stata registrata oggi. Come riferito dall’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si tratta di un evento tellurico che ha avuto una magnitudo significativa, 3,7 gradi sulla scala Richter, di conseguenza stiamo parlando della più forte scossa in zona degli ultimi giorni. Il terremoto è stato localizzato alle ore 13:25 di oggi, venerdì 10 maggio 2024, così come segnalato dalla Sala Operativa INGV-OV (Napoli). La scossa ha avuto un epicentro con coordinate geografiche pari a 40.8050 gradi di latitudine, 14.1060 di longitudine e una profondità di 3 chilometri sotto il livello del mare, mentre i comuni individuati nel raggio di 20 chilometri sono stati quelli di Monte di Procida, Procida e Quarto.
La città più vicina è invece stata Pozzuoli, a soli 5 chilometri di distanza, con Marano di Napoli più staccata 13, stessa distanza di Napoli, quindi Giugliano in Campania a 16, poi Casoria a 19 e infine Ercolano a 20. Da segnalare un’altra scossa di terremoto registrata oggi ai Campi Flegrei, questa volta con una magnitudo di 1.7 gradi sulla scala Richter. Tale scossa è stata localizzata alle ore 13:29, quindi pochi minuti dopo la precedente, in una zona con coordinate geografiche pari a 40.8110 gradi di latitudine, 14.1040 di longitudine e una profondità di 7 chilometri sotto il livello del mare. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO CAMPI FLEGREI: COLLEGAMENTI CON LE ISOLE A RISCHIO, IL BRADISISMO CAUSA DIFFICOLTÀ ALLE NAVI
Le continue scosse di terremoto nella zona dei Campi Flegrei stanno rendendo più lunghi e complicati, ma soprattutto pericolosi, gli sbarchi dei traghetti che percorrono la trattata fra Ischia e Procida. Tutto colpa, come scrive il quotidiano Il Messaggero, del bradisismo che ha innalzato il livello del suolo a causa di continui movimenti tellurici, compreso il fondale marino nel porto di Pozzuoli. Ogni anno transitano un milione di passeggeri da quella zona, con più di 300mila veicoli per le isole, in particolare quei mezzi che garantiscono l’approvvigionamento delle stesse, e si capisce quindi quanto il problema sia tutt’altro che lieve.
Di fatto le banchine portuali sono divenute molto più alte rispetto a pochi anni fa, e le operazioni di sbarco e imbarco dei vari traghetti sono più lunghe e complicate al punto che, precisa ancora Il Messaggero, più di una volta bus e camion sono rimasti a terra, non riuscendo a imbarcarsi. A complicare il tutto anche l’innalzamento del fondale marino, cresciuto in altezza di diversi centimetri, una vera e propria minaccia nei pressi della banchina Emporio soprattutto nei momenti in cui c’è la bassa marea e il vento forte, con le navi che rischiano di incagliarsi.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI: GIA’ DUE EPISODI DI INSABBIAMENTO
Da inizio anno, a riguardo, si sono registrati già due episodi di insabbiamento di altrettanti traghetti, che fortunatamente si sono risolti senza alcun problema grave. Edoardo Russo, tenente di vascello e comandante della Capitaneria di Pozzuoli, ha già contattato la prefettura chiedendo soluzioni e ipotizzando anche delle limitazioni ai collegamenti marittimi per Ischia e Procida qualora alla fine non dovessero venire effettuati degli interventi di dragaggio nel fondale, per aumentarne la profondità.
Secondo lo stesso comandante, se non si dovesse intervenire, bisognerà prendere in considerazione una limitazione ingente del traffico marittimo commerciale verso le due isole, e ciò potrebbe avere delle conseguenze economiche disastrose tenendo conto che ci stiamo avvicinando alla stagione estiva.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI: L’ALLARME DEL TENENTE RUSSO
Il tenente Russo ha inoltre posto l’accento su un’altra questione, quella legata alla sicurezza, visto che in caso di forte attività vulcanica e bradisismica nella zona dei Campi Flegrei alla luce dell’innalzamento del suono, i collegamenti non sarebbero agevoli e ciò rischierebbe di «generare interferenze con la necessaria gestione delle emergenze come già reso evidente nel corso dell’ultima esercitazione del 22 aprile».
E a proposito di esercitazioni, poco prima della partita fra Napoli e Bologna, in programma domani sera alle ore 18:00 presso lo stadio Maradona, verrà eseguita una prova di evacuazione. L’appuntamento, secondo quanto scrive Il Mattino, è previsto alle ore 16:00, un piano di fuga dagli spalti per cercare di capire cosa dovesse succedere in caso di bisogno di evacuazione urgente nel corso di una partita. L’operazione coinvolgerà circa 600 persone fra poliziotti e steward, ma anche vigili del fuoco, personale medico e infermieri, che sarebbero coinvolti ovviamente in prima persona in caso di bisogno. Napoli e il Maradona vogliono farsi trovare pronti.