Due scosse di terremoto Campi Flegrei e una al Vesuvio sono state registrate nella serata di ieri dall’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Torna quindi a tremare la zona flegrea con tre movimenti tellurici che sono stati chiaramente avvertiti dalla popolazione locale, così come si evince dalle numerose segnalazioni registrate sui social, a cominciare dalla pagina Facebook “Quelli della zona rossa ai Campi Flegrei”. Ebbene, le tre scosse sono state localizzate fra le ore 18:20 e le ore 19:33 di ieri, lunedì 25 novembre 2024, con una magnitudo compresa fra gli 1.5 gradi sulla scala Richter e i 2.6.



Le due scosse di terremoto Campi Flegrei sono state localizzate alle ore 18:32 e alle 19:33. La prima ha avuto una magnitudo di 2.2 gradi ed è stata registrata vicino a Quarto e Bacoli, nonché a 3 chilometri da Pozzuoli e a 11 da Napoli. Stesso epicentro per la seconda, quella di magnitudo 1.5 e registrata alle ore 19:33. L’evento tellurico al Vesuvio, invece, ha avuto come epicentro Ottaviano e Somma Vesuviana, entrambe località della provincia di Napoli, mentre le cittadine di riferimento sono risultate essere Portici, Torre del Greco ed Ercolano, distanti dall’epicentro sette chilometri (le prime due) e otto.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI: SCIAME SISMICO DI 14 SCOSSE

In precedenza l’Osservatorio vesuviano aveva segnalato uno sciame sismico di ben 14 scosse, terminato alle ore 16:52, con una magnitudo massima di 2.2 gradi sulla scala Richter, sempre avvenuto nella zona flegrea.

Per fare il punto sui continui movimenti tellurici è intervenuto il noto Mauro Di Vito, il direttore proprio dell’Osservatorio, che in base alle ultime tre scosse di terremoto Campi Flegrei, ha precisato al quotidiano Il Messaggero che non vi sono collegamenti fra quelle nella zona flegrea e quella avvenuta al Vesuvio. Nel contempo ha precisato che lungo la caldera il fenomeno del bradisismo sta continuando con una media di un centimetro di sollevamento al mese, quindi in calo rispetto ai due centimetri registrati fino a luglio/agosto.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI: IL PUNTO SULLA ZONA FLEGREA E AL VESUVIO

E’ invece sempre molto sostenuta l’emissione di gas, precisa ancora Di Vito, mentre la sismicità è caratterizzata da un numero ridotti di terremoti. In ogni caso l’esperto ha rassicurato circa il fatto che la zona resta attenzionata H24 anche se i fenomeni si sono ridotti negli ultimi mesi, per comprendere se realmente questa lunga ondata di scosse iniziata due anni fa sia vicina alla conclusione o meno.

Vedendo comunque gli ultimi eventi della serata di ieri forse la risposta è negativa. Mauro Di Vito si è soffermato anche sulla scossa di terremoto al Vesuvio dicendo che si tratta di una “sismicità di fondo ma è fluttuante”, e anche in questo caso non sono state registrate delle variazioni significative, mentre la deformazione del suolo viene segnalata in “leggera subsidenza” nella parte alta dello stesso monte di origini vulcaniche. Infine, l’emissione di gas risulta essere estremamente bassa e anche le temperature sono a livelli poco significativi.