TERREMOTO E VULCANO: 22 SCOSSE IN UNA SETTIMANA NEI CAMPI FLEGREI
Le ultime scosse di terremoto nei Campi Flegrei e vicine al Vesuvio sono state registrate mercoledì mattina ma per fortuna non si segnalano danni a cose, strade o persone: un sisma di grado M 1.0 presso il Vesuvio e una di magnitudo 1.2 ai Campi Flegrei. Resta però l’allerta a livello locale visti i forti terremoti delle scorse settimane: solo tra il 22 e il 29 ottobre, nell’ultima settimana passata, si segnalano 22 scosse di terremoto ai Campi Flegrei.
In generale, da gennaio fino a settembre 2023 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area è stato di circa 15 ± 3 mm/mese, come evidenziato dall’ultimo bollettino INGV diffuso sul fenomeno di “bradisismo” in Campania: «fino alla metà di ottobre circa, le velocità del sollevamento sono ritornate ai valori precedenti registrati nel 2023, mentre negli ultimi 15 giorni si registra un generale rallentamento del processo deformativo», conferma il bollettino. Come informa poi “Fanpage”, il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica – posizionato a circa 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli – «ha mostrato un valore medio di circa 95°C, temperatura di condensazione del fluido fumarolico».
ALLERTA TERREMOTO CAMPI FLEGREI: DA LIVELLO GIALLO PUÒ SALIRE AD ARANCIONE, LE REAZIONI
Prosegue intanto il lavoro proficuo di INGV e della commissione Grandi Rischi con la Protezione Civile per provare a segnalare in anticipo le possibili conseguenze delle varie scosse di terremoto su Campi Flegrei, Napoli e Vesuvio: e da qui non arrivano buone notizie, specie dopo l’ultima rilevazione da “allerta gialla” dell’intera area. «L’attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione», ha detto ieri il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci. È stata la stessa Protezione civile ad avere acquisito il parere della commissione, riunitasi il 27 e 28 ottobre scorso su richiesta del capo Dipartimento, Fabrizio Curcio, per un ulteriore approfondimento tecnico-scientifico sui fenomeni sismici nell’area dei Campi Flegrei e nel Napoletano.
«Il Sistema nazionale di Protezione Civile – ha dichiarato il responsabile Curcio – continuerà e intensificherà le attività che già sta portando avanti rispetto al rischio sismico e al rischio vulcanico in area flegrea». Si avrà poi il pieno supporto della Regione Campania, ha aggiunto ancora la Protezione Civile – della prefettura di Napoli e dei sindaci dei comuni interessati, «anche rispetto all’eventualità di un passaggio a un livello di allerta superiore all’attuale stato giallo». In risposta il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha scritto sui propri social che la Commissione Grandi Rischi ha confermato il livello di allerta giallo per i Campi Flegrei, potenziando i sistemi di monitoraggio. «Chiediamo l’attivazione delle iniziative previste dal governo nel Decreto legge, e integrate dagli emendamenti richiesti dai Comuni flegrei», sottolinea il sindaco Pd, aggiungendo «Sappiamo di dover convivere con il fenomeno vulcanico e con quello bradisismico, per questo è fondamentale utilizzare una corretta comunicazione, consapevole, veritiera e non allarmistica che tenga conto degli effetti sulla popolazione e sull’economia della zona». Il prossimo 7 novembre è previsto un vertice sul terremoto nei Campi Flegrei a Roma con presente il Ministro Musumeci e la commissione Grandi Rischi: l’obiettivo, dopo l’ultimo Decreto Legge ad hoc, è quello di informare sempre l’opinione publica delle varie valutazioni degli esperti su quanto sta accadendo in tempo reale nell’area da “zona rossa” dove vivono 481mila persone potenzialmente tutte da evacuare in caso di eruzione o forti scosse.