Due scosse di terremoto Campi Flegrei e una nei pressi del vulcano Vesuvio di Napoli quelle registrate nelle ultime ore dall’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Vi diciamo subito che si è trattato di movimenti tellurici molto lievi, con magnitudo ben al di sotto dei 2.0 gradi sulla scala Richter, di conseguenza nulla di particolarmente rilevante.
Vero anche che, come vi ricordiamo spesso e volentieri, i residenti della zona sono decisamente stanchi delle continue scosse di terremoto Campi Flegrei di conseguenza anche lievi movimenti fanno tornare gli incubi di un passato molto recente, quello dello scorso 20 maggio, e dell’ormai famosa scossa di magnitudo 4.4 gradi sulla scala Richter che ha indotto le autorità ad intervenire, sfollando centinaia di persone che risiedevano in case a rischio crollo. Ma vediamo nel dettaglio queste scosse di terremoto Campi Flegrei avvenute nelle ultime ore, a cominciare da quella localizzata la notte passata, alle ore 3:21, e avente una magnitudo di solo 1.0 grado sulla scala Richter.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LE ULTIME SCOSSE E I DETTAGLI
Come sempre l’epicentro è stato individuato vicino a Quarto e Bacoli, due quartieri di Napoli, mentre la città più vicina è risultata Pozzuoli, distante solo 4 chilometri, con Napoli più staccata a 10 km.
La scossa di terremoto al Vesuvio è stata invece registrata alle ore 20:33 di ieri sera, con una magnitudo di 1.2 gradi sulla scala Richter, mentre la seconda ai Campi Flegrei è avvenuta sempre ieri sera, alle ore 19:02 di ieri, avente una magnitudo di 1.3 gradi sulla scala Richter. E per parlare della situazione ai Campi Flegrei il quotidiano Il Mattino ha intervistato il professor Giuseppe Mastrolorenzo, che nelle scorse ore ha tenuto una conferenza stampa sul tema. Il vulcanologo nonché membro dell’Osservatorio Vesuviano, ha spiegato che “il rischio di una eruzione” ai Campi Flegrei “è permanente”, anche se il bradisismo, il livello di sollevamento del suolo, si è ridotto dal mese di luglio ad oggi.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, MASTROLORENZO: “PIANI DI EVACUAZIONE INADEGUATI”
Per Mastrolorenzo il pericolo è quindi reale, ed è proprio per questo che gli addetti ai lavori stanno monitorando continuamente la zona della caldera, quella che probabilmente è la zona sulla terra più attenzionata e studiata in assoluto. Mastrolorenzo si è detto anche perplesso sui piani di evacuazione, definendoli inadeguati, e una prova della loro adeguatezza si avrà il prossimo ottobre, quando ci sarà una grande simulazione nella zona rossa.
Infine, sempre parlando dei Campi Flegrei nonché del Vesuvio, ha sottolineato come si trattino di due “fra i vulcani più pericolosi al mondo”, in quanto si trovano in delle zone dove vi è un’altra concentrazione di popolazione. E tenendo conto dei sopracitati piani di evacuazione che secondo l’esperto sono “sottodimensionati” e “ottimistici”, in quanto basati su una eruzione sub pliniana, ovvero, con una potenza ben inferiore rispetto a quella che distrusse Pompei, è logico il perchè della preoccupazione dell’esperto.