Via libera del Senato al decreto Campi Flegrei, che aveva già ricevuto l’ok della Camera. Si avvia così a diventare legge il decreto con le misure urgenti di prevenzione del rischio terremoto legato al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei e del Vesuvio. La crisi in corso è sfociata in sciami sismici che hanno innalzato il livello di preoccupazione non solo per un’eventuale forte scossa di terremoto, ma anche per una possibile risalita di magma e di un’eruzione vulcanica. Dunque, il decreto punta ad affrontare in chiave preventiva i rischi legati all’intensificarsi del bradisismo flegreo, con uno stanziamento di fondi per 52,2 milioni di euro da destinare quest’anno e l’anno prossimo ai Comuni coinvolti, in generale a quelli che si trovano nella zona rossa dei Campi Flegrei (Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Napoli, Marano di Napoli e Giugliano).



La prima misura che entra in vigore è il piano di comunicazione alla popolazione, approvato dalla Regione Campania con partenza il mese prossimo (gennaio 2024). Il decreto, formato da 8 articoli, prevede in particolare la realizzazione di un piano straordinario di analisi della vulnerabilità per gli edifici pubblici e privati nelle zone interessate dal rischio bradisismico, un piano di comunicazione per la popolazione che vive nella zona rossa, un piano speditivo di emergenza nell’area interessata, dispone misure di verifica delle infrastrutture di trasporto e dei servizi essenziali, oltre che misure per il potenziamento della risposta operativa territoriale da parte della Protezione Civile.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI E VESUVIO: APPROVATO PIANO DI COMUNICAZIONE

Per quanto riguarda il piano di comunicazione, approvato a novembre dalla Regione Campania con una delibera di giunta, sarà coordinato in raccordo con la Protezione civile e coinvolge vari istituti, come l’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). L’obiettivo del piano di comunicazione è «promuovere una migliore informazione al pubblico sui rischi e sulla pianificazione di protezione civile». Pertanto, verranno realizzate iniziative volte «alla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile presso la popolazione delle aree interessate». Quindi, si lavorerà a iniziative nelle scuole delle aree interessate dal rischio terremoto, incontri periodici con la popolazione, corsi di formazione continua dei giornalisti che operano nell’area dei Campi Flegrei e del Vesuvio, ma anche «l’installazione sul territorio della segnaletica di protezione civile, anche prevedendo specifiche forme di comunicazione per le persone con disabilità».



Tra le misure previste, che si vanno ad aggiungere a quelle esistenti come la campagna “Io non rischio – Campi flegrei” istituita nel 2019, anche un’apposita app di servizio per comunicazioni informative e tempestive alla cittadinanza interessata. Intanto sta calando il numero di terremoti e risulta rallentata la velocità di sollevamento del terreno. Ma resta lo stato di attenzione ai Campi Flegrei e sul Vesuvio, perché la caldera è più attiva che mai. «La situazione sia del sollevamento del suolo che delle scosse è fortemente rallentata. È una situazione in continua evoluzione, quindi è opportuno seguirla con attenzione. Non ci sono proprio le condizioni per un passaggio a un livello di allerta di tipo arancione», ha dichiarato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, come riportato da Fanpage.