Le scosse di terremoto nei Campi Flegrei continuano a preoccupare gli esperti della commissione Grandi rischi, ma secondo quando riportato dal Corriere della Sera ci sarebbe una spaccatura interna per quel che concerne l’interpretazione stessa di questi fenomeni di bradisismo nell’area. Al termine della riunione del 28 ottobre scorso, i membri hanno elaborato e trasmesso alla Protezione Civile un documento sul tema che però non è stato reso pubblico.



“Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione”, aveva commentato Nello Musumeci, il Ministro per la Protezione Civile. Una frase che aveva allarmato la popolazione. Sebbene il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, abbia ribadito in più occasioni che “la situazione è sotto controllo”. In virtù delle ultime vicissitudini, il primo cittadino è stato costretto a tornare a rompere il silenzio: “Soltanto una variazione significativa dei parametri di monitoraggio può eventualmente giustificare un cambio del livello di attenzione”, ha affermato.



Terremoto Campi Flegrei, esperti Commissione Grandi rischi divisi: il parere di Manfredi

Nello Musumeci e i sindaci dei Comuni coinvolti si incontreranno il prossimo 7 novembre per fare chiarezza sul contenuto del documento stilato dagli esperti della commissione Grandi rischi sulle scosse di terremoto nei Campi Flegrei. In attesa di ciò, però, Gaetano Manfredi ha voluto chiedere anche una maggiore unità. “È fondamentale che la gestione della comunicazione sia univoca tra comunità scientifiche, enti locali e livelli delle istituzioni nazionali perché altrimenti si possono ingenerare equivoci, preoccupazioni e paure a volte ingiustificate”, ha sottolineato.



E ha aggiunto: “Quando si affrontano temi così complessi, anche dal punto di vista scientifico, ci possono essere opinioni differenti, questo è naturale. Forse in questa occasione anche la commissione Grandi rischi avrebbe dovuto chiarire meglio i termini del dibattito che c’è stato all’interno della Commissione stessa. Un confronto che riguardava visioni differenti dal punto di vista del modello, ma i dati ci dicono in maniera inequivoca che la situazione è sotto controllo”.