Continuano le scosse di terremoto ai Campi Flegrei e anche nella giornata di ieri sono state diverse quelle registrate, fra cui le tre più forti di 2.7, 2.9 e 3.2, ben udite dalla popolazione locale. Numerosi coloro che si sono spaventati e sono scesi in piazza temendo il peggio, ma fortunatamente anche questa volta si è trattato di un falso allarme, anche se la tensione resta altissima in quella zona della Campania, alla luce proprio dei continui movimenti tellurici.
E i sismi ai Campi Flegrei stanno creando disagio non soltanto per i più grandi ma anche per i più piccoli, così come spiegato dagli psicologi, e precisamente da Armando Cozzuto, numero uno dell’Ordine degli psicologi della Campania. Parlando a margine di un incontro che è avvenuto fra gli psicologi della Regione assieme a Vincenzo De Luca, presidente della Campania, ha spiegato quali siano gli effetti che subiscono i bambini per via del continuo movimento sismico: “Rifiuto di andare a scuola, aumento dei casi di angoscia da separazione e di enuresi, difficoltà a dormire. Sono gli effetti del bradisismo sui bambini dei Campi Flegrei”.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI: UN AIUTO AI PIU’ PICCOLI
Proprio per fronteggiare questi casi sempre più diffusi, l’ordine degli psicologi della Campania ha deciso di dare via ad un progetto di monitoraggio assieme al comune di Pozzuoli, epicentro della zona Flegrea, e l’università Cattolica di Milano, per formare i cosiddetti “tutori di resilienza”, che interverranno nelle scuole per informare ed educare i più piccoli.
“Il loro ruolo – ha precisato ancora Armando Cozzuto – sarà quello di comunicare con i bambini per spiegare i fenomeni che stanno vivendo oltre al supporto dei professionisti psicologi”. Intanto nella giornata di ieri si è tenuto un incontro a Bacoli, uno dei comuni dei Campi Flegrei, sul tema del bradisismo e del rischio vulcanico legato appunto ai continui terremoti.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI: L’INCONTRO A BACOLI SUL BRADISISMO
Tantissime le personalità presenti, a cominciare da Fabrizio Curcio, numero uno della Protezione Civile, ma anche il Direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, Mauro Di Vito, e il responsabile scientifico del Centro di competenza della Protezione Civile Nazionale Plinivs, Giulio Zuccaro.
Quest’ultimo ha fatto sapere, come si legge su Unina.it, che le autorità valuteranno a breve la vulnerabilità sismica “speditiva” su un numero di edifici che varia dai 10 ai 12 mila, per poi consegnare tutti i dati alla protezione civile e al governo, nonché le analisi che saranno utili per quantificare una eventuale spesa di messa in sicurezza di quegli edifici che sono considerati più vulnerabili e che potrebbero subire quindi dei problemi alla luce delle molteplice scosse. Zuccaro ha fatto altresì sapere che attualmente, in questa prima fase preliminare, sono stati censiti circa 5.000 edifici, mentre altri 4.000 erano già stata schedati in precedenza prima dell’ultima operazione. La macchina organizzativa sta quindi continuando ad andare spedita e vuole farsi trovare pronta qualora si verificasse un sisma molto importante.