Rimane alta l’allerta per un eventuale terremoto ai Campi Flegrei che potrebbe generare un’eruzione vulcanica. Nei giorni scorsi, infatti, è stato pubblicato il piano di comunicazione alla popolazione campana, previsto dall’articolo 3 del decreto legge 140 del 12 ottobre, che include una serie di buone pratiche comunicative al fine di rendere noto alla popolazione come comportarsi in caso di evento emergenziale. In merito ad un possibile terremoto nei Campi Flegrei si è attivata anche la Commissione Grandi Rischi, che all’inizio di dicembre ha pubblicato una nuova relazione nella quale esprime alcuni dubbi in merito alla possibile risalita del magma in seguito ad un’esplosione freatiche.
I dubbi della Commissione sul terremoto ai Campi Flegrei
Insomma, per ora l’allerta sul terremoto ai Campi Flegrei rimane prettamente teorica, dato che dopo lo sciame sismico che si è registrato nelle scorse settimane sembra che la situazione sia tornata sotto controllo. Nonostante questo, però, è importante che la popolazione rimane attenta ai possibili rischi e, soprattutto, sappia come muoversi in caso di emergenza, al fine di non intasare le strade rendendo, eventualmente, complicata l’evacuazione, già regolata da un piano della Protezione civile aggiornato di recente.
La Commissione Grandi Rischi nella sua nuova relazione sul terremoto ai Campi Flegrei ha espresso, in particolare, dubbi sulla possibilità che la crosta terrestre si fratturi, in seguito ad un violenta esplosione freatica, causando anche una risalita del magma in superficie. Il suolo, secondo un’analisi di InSAR condotta tra il 2005 e il 2022, si è sollevato di circa 113 cm, con il picco nel Rione Terra a Pozzuoli. I dati satellitari raccolti recentemente, invece, fanno ipotizzare che dopo gli ultimi terremoti ai Campi Flegrei potrebbe esserci stata una risalita del magma, come evidenzia anche l’alterata composizione chimica dei gas emessi dalle fumarole. Insomma, per ora non è necessario preoccuparsi, mentre la Commissione ha formalmente chiesto ad InSAR di condurre delle nuove indagini al fine di appurare sia il sollevamento della crosta terrestre, che l’eventuale risalita del magma.