Non si placano le scosse di terremoto in quel di Campi Flegrei e anche nella giornata di ieri si è verificato uno sciame sismico, fortunatamente di lieve entità. “Ci siamo subito messi in contatto con le Scuole che hanno attivato i piani di sicurezza, i bambini sono al sicuro nei vari cortili, attendono di poter rientrare in classe. Invito i genitori a mantenere la calma, se ci saranno aggiornamenti importanti ve lo comunicheremo tempestivamente”, il commento alle scosse da parte del sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni.
Nel contempo non si placano i pareri degli esperti, e a riguardo ha parlato Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, che in occasione dell’audizione tenutasi ieri in Commissione Ambiente della Camera dei deputati sulle questioni riguardanti il fenomeno del bradisismo e del rischio sismico nei Campi Flegrei, ha spiegato: “In questa fase dobbiamo fare distinzione tra due tematiche connesse tra loro che hanno impatto diverso: le crisi bradisismiche che stiamo vivendo in questi giorni allarmando la popolazione, sono crisi che rappresentano una conseguenza dell’attività che avviene in profondità magmatica ma non rappresenta un precursore di una fantomatica eruzione. Nei casi delle ultime crisi bradisismiche, le scosse si sono arrestate senza conseguenze estreme”. Il primo cittadino di Napoli parla di un tema che “richiede grande attenzione ma non deve farci dimenticare che questi territori hanno convissuto da sempre con il bradisismo. Queste crisi bradisismiche si sono ripetute negli anni, pensiamo a quella degli anni ’80 e hanno evidenziato tante criticità”, chiosando che: “Attenzione ma lì si convive da sempre con il bradisismo”.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, CONTINUANO LE SCOSSE: LE PROPOSTE DEL CONVEGNO
Nella giornata di domani, 6 ottobre, si terrà a Napoli presso il Circolo Savoia un seminario sul tema “Fenomeni bradisismici dei Campi Flegrei e mitigazione del rischio vulcanico”, in cui verranno messe sul tavolo alcune proposte, come ad esempio quella di diminuire in maniera significativa la popolazione residente nella cosiddetta “zona rossa” (circa 600mila persone), quella prossima all’epicentro, ma anche “adottare uno schema di evacuazione progressiva che inizia da una piccola area considerata a maggior rischio, evacuare, almeno temporaneamente, gli edifici localizzati entro 1 chilometro e mezzo dall’area di Solfatara-Agnano, vale a dire nella zona in cui si producono i terremoti maggiori, per verificare l’agibilità e la capacità di resistenza degli edifici ad altre scosse rilevanti”, così come riportato da RaiNews.
Intanto il governo si muove concretamente ed ha redatto il decreto legge Campi Flegrei che si snoda principalmente su quattro punti salienti per cui si stanno valutando le copertura finanziarie, nel caso in cui arrivasse l’ok del Consiglio dei ministro. Come riferisce TgCom24.it, il decreto sottolinea il piano di esodo in caso di bradisismo grave, nonchè un altro piano per valutare la vulnerabilità degli edifici presenti nella zona flegrea. Indicato anche il potenziamento delle strutture di Protezione civile e infine un piano per la comunicazione che coinvolgerà, fra le varie realtà, anche le scuole.