Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli, in una intervista a Il Mattino, ha parlato delle scosse di terremoto ai Campi Flegrei, mettendo un punto agli allarmismi: “Per evitare la preoccupazione tra la gente, è sempre meglio chiarire i termini dei vari dibattiti che si svolgono all’interno delle istituzioni. Bisogna essere chiari e trasparenti con la popolazione, altrimenti il territorio rischia di pagare un dazio altissimo, anche a livello di flussi turistici e di conseguenza di natura economica”.



Il riferimento è alle recenti dichiarazioni del Ministro Nello Musumeci, che ha ipotizzato un passaggio dall’attuale allerta gialla a quella arancione dopo le valutazioni fatte dalla Commissione grandi rischi. “Gli chiederemo di illustrarci, innanzitutto, su quali basi scientifiche ha basato le sue parole. Poi aspettiamo che il decreto sui Campi flegrei venga convertito al più presto in legge e che vengano accolti con immediatezza i nostri emendamenti. Durante il prossimo incontro illustreremo al ministro che stiamo già lavorando sulle attività che il decreto, approvato dal Governo e in discussione alle Camere, prevede. A cominciare dalle verifiche dei sottoservizi, oltre all’aggiornamento dei piani delle vie di fuga”.



Terremoto Campi Flegrei, il sindaco di Pozzuoli: “Paura va gestita”. Le misure

Le misure previste da Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli, per ottemperare alle scosse di terremoto ai Campi Flegrei, tuttavia, sono rivolte principalmente alla popolazione. “I cittadini devono essere consapevoli che noi non nascondiamo loro nessuna notizia, anzi abbiamo stabilito con la protezione civile comunale che ogni volta che c’è una scossa di magnitudo superiore a 1.5 personalmente informo la città attraverso i social”. Ma non solo.

È stato chiesto aiuto anche all’ordine degli psicologi. “Abbiamo avuto già molti incontri con il presidente dell’ordine campano Armando Cozzuto e a breve partirà un articolato progetto di sostegno psicologico, a cominciare dai bambini e dalle bambine delle nostre scuole, ma esteso anche ai loro genitori e ai loro insegnanti”, ha concluso.