La situazione riguardante le scosse di terremoto Campi Flegrei continua a registrare il “non pervenuto”. Anche nelle ultime 24 ore, infatti, non sono stati segnalati particolari eventi vulcanici significativi, nemmeno con magnitudo al di sotto degli 1.0 gradi sulla scala Richter, di conseguenza sta continuando il trend positivo che di fatto è iniziato con l’arrivo dell’estate 2024 e che si spera possa durare più a lungo possibile.



Ovviamente non è dato sapere fino a quanto questa quiete legata alle scosse di terremoto Campi Flegrei perdurerà, ma non va dimenticato che gli esperti ricordano spesso e volentieri come la caldera sia di fatto la zona maggiormente monitorata al mondo, e ad ogni minimo segnale di allarme si prenderanno le contromosse. Altro leit-motiv è il fatto che questa pace e tranquillità potrebbe variare da un momento all’altro, visto che ai Campi Flegrei non sono nuovi periodo di forte stabilità, interrotti bruscamente da scosse rilevanti, come del resto avviene in numerose zone ad alta attività sismica.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI, COSA PENSA IL VULCANOLOGO BODNAR

Nel frattempo la comunità scientifica continua a dibattere su come affrontare al meglio la questione, e sono molti coloro che si dicono convinti che le trivellazioni potrebbero aiutare a ridurre il fastidioso fenomeno del bradisismo che ricordiamo, è in forte calo dal mese di luglio con una media di un centimetro di sollevamento da agosto 2024.

Fra coloro convinti delle trivellazioni vi è anche il professore dell’istituto americano Polytechnic del Virginia, leggasi Robert Bodnar, che ha soggiornato a Pozzuoli, per “promuovere” appunto la sua teoria sulle trivellazioni. Ha quindi rilasciato una intervista al Corriere del Mezzogiorno spiegando come mai secondo lui così facendo si potrebbero risolvere i problemi. Stando a Bodnar, la tecnica di trivellazione proposta è già stata usata in varie parti del mondo come ad esempio in Islanda e in Nuova Zelanda, e l’obiettivo è quello di perforare dei pozzi profondi per estrarre i liquidi presenti al suo interno.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI, BODNAR: “POZZI POTREBBERO ESSERE OPERATIVI IN UN ANNO”

Secondo l’esperto, le attività potrebbero iniziare nel giro di breve tempo e i pozzi essere operativi nel giro di un anno, per poi continuare per tutta la vita. Si tratterebbe di fatto di una sorta di fonte termale, così come appunto avviene già nelle due sopracitate nazioni straniere.

Ma ci sono dei rischi? Per Bodnar non sono certi, visto che è possibile che vi siano dei materiali pericolosi nei fluidi, ma non è da escludere che si possano trovare elementi molto importanti come ad esempio il litio, un minerale che è divenuto di vitale importanza negli ultimi anni per la produzione di batterie. In merito invece ai rischi geotermici potrebbero verificasri dei ccedimenti del terreno perforato. In ogni caso il professor Bodnar si dice convinto che grazie alle trivellazioni si potrebbe ridurre il fenomeno del bradisismo e di conseguenza anche le scosse di terremoto Campi Flegrei, visto che quando estrai dal terreno i liquidi lo stesso si sgonfia e poi si sedimenta.