Resta altissima la tensione della popolazione dei Campi Flegrei, a causa delle continue scosse di terremoto che sono state registrate negli ultimi due mesi. Ogni qual volta si verifica un sisma che viene perfettamente avvertito dai residenti, tornano gli incubi, e a nulla servono eventuali periodo di calma fra una scossa e l’altra. A complicare la situazione è proprio il fatto che queste scosse, essendo molto superficiali, vengono chiaramente udite dalla popolazione anche se la loro magnitudo non è preoccupante.



Un sisma di M 3.0 viene infatti classificato dalla scala Richter tutt’altro che mortale o dannoso per gli edifici, eppure due sere fa, quando si è verificata una scossa di terremoto ai Campi Flegrei proprio con una magnitudo di 3.2 gradi, è stato il panico. Il quotidiano Il Mattino ha svolto un servizio molto interessante, raccogliendo un po’ di voci dei locali, che sono alla fine le vere vittime innocenti di questi continui movimenti tellurici.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LE PAROLE DEI RESIDENTI

Ad esempio Carmen racconta di aver sentito un boato, poi ha iniziato tutto a tremare, con le persone che sono scese in strada. Genny, invece, spiega di non aver sentito la scossa di 3.2, ma quella di qualche giorno prima che aveva avuto come epicentro Lido Augusto, nei pressi di casa sua: in quell’occasione la sua abitazione aveva iniziato a tremare e subito la mente è andata ad una super scossa. Il problema è che quell’evento era solo di magnitudo 1.0 gradi, pressochè inutile.

A provare a spiegare come mai alcune scosse di terremoto ai Campi Flegrei vengono chiaramente udite come se fosse la fine del mondo ci ha pensato Mauro Antonio Di Vito, il noto direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, secondo cui sono diverse le variabili che incidono, a cominciare dalla “conformazione geologica del territorio, che può favorire o meno la propagazione delle onde sismiche”. In poche parole, a seconda del tipo di “sottosuolo” su cui poggiano le abitazioni, la scossa viene avvertita o meno indipendentemente dalla sua entità.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI, DI VITO: “CI SARANNO ALTRE SCOSSE”

Lo stesso Di Vito ha messo in guardia sul fatto che ci “saranno altri” terremoto come quelli registrati negli ultimi tempi, tenendo conto che sono in corso tre diverse situazioni che sono la deformazione della crosta, soprattutto nella zona del Rione Terra, quindi la sismicità, che si è manifestata soprattutto il 20 maggio 2024 con la famosa scossa di magnitudo 4.4 gradi sulla scala Richter, e infine l’emissione di gas dal sottosuolo, soprattutto nell’area Solfatara-Pisciarelli e nel golfo di Pozzuoli.

In ogni caso, come già spiegato da altri esperti in un passato recente, Di Vito non prevede delle scosse di magnitudo molto importanti, se non di massimo 5.0 gradi sulla scala Richter. Certo è che se l’evento di 4.4 gradi ha provocato l’evacuazione di centinaia di famiglie, cosa accadrà in caso di una scossa ancora più importante? Si potrebbe verificare un vero e proprio panico, speriamo di non scoprirlo mai. Prima di congedarci vi segnaliamo che nella scorsa notte si è verificata una scossa di terremoto vicina ai Campi Flegrei, precisamente al Vesuvio, con una magnitudo di 2.3 gradi, ennesimo movimento tellurico in zona.