Un nuovo terremoto Campi Flegrei di medio-alta intensità è tornato a colpire l’area altamente sismica che si sviluppa attorno alla fumarola di quello considerato tra i più estesi – e potenzialmente violenti – vulcani non solo italiani, ma dell’intera Europa: i dati arrivano come sempre dalle rilevazioni giornaliere dell’Ingv dopo che solamente una manciata di giorni fa – era esattamente il 26 agosto – l’Istituto nel suo bollettino settimanale ci aveva parlato di una riduzione dell’attività sismica, accompagnata (come da prassi) anche da un calo del bradisismo e del sollevamento del suolo.



Prima di arrivare al bollettino, vale la pena sottolineare che l’ultimo terremoto Campi Flegrei particolarmente intenso è stato registrato nella giornata di ieri (ovviamente il 30 agosto 2024): erano da poco passate le 21:23 quando i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano sono oscillati fino ad indicare una magnitudo di 3.7 sulla scala Richter, con un evento tellurico localizzato nella zona di via Pisciarelli ed un ipocentro – ovvero la profondità – di soli 2,4 km; peraltro il tutto preceduto da un’altra scossa da 1.3 che si è sviluppata alle ore 21:16 sempre dei pressi delle coordinate 40.8310-14.1480.



Terremoto Campi Flegrei: il bollettino dell’Ingv per la settimana dal 19 al 25 agosto

Fortunatamente non sembra che le due scosse di terremoto Campi Flegrei di ieri abbiano causato alcun tipo di danno a strutture o persone – fuorché qualche lievissimo crollo in zona Cigliano -; ma resta certo che data l’elevata intensità del secondo sisma (di fatto tra i più potenti degli ultimi mesi) gli effetti si sono avvertiti anche nei vicini quartieri napoletani di Fuorigrotta, Agnano, Bagnoli e Vomero, con qualche minimo tremore anche nel centro storico del capoluogo campano.

Insomma, sembra che ai Campi Flegrei non si stia ancora placando del tutto – ed anzi potrebbe aumentare ancora – il fenomeno tellurico, nonostante solo cinque giorni fa l’Ingv avesse parlato di una situazione complessivamente in miglioramento: nella settimana tra il 19 e il 25 agosto sia il sollevamento del suolo che il bradisismo avevano fatto registrate dei dati positivi in diminuzione, con ‘soli’ 34 eventi tellurici dopo una settimana (quella precedente) in cui erano state superate le 100 unità nell’arco di sole 24 ore.



Dai dati raccolti emergevano solamente due sciami sismici tra il 20 e il 25 agosto che avevano raggiunto – rispettivamente – i gradi 1 e 1.7 sulla scala Richter, così come il sollevamento si era limitato a circa 20 mm al mese (sempre con un errore statistico probabile di 3 mm) e una temperatura nei pressi della solfatara del tutto coerente con la normalità: rimaneva – comunque – attivo e costante l’andamento dell’attività geochimica; segnale chiaro che l’attuale fase bradisismica che causa le scosse di terremoto Campi Flegrei era (ed è) ancora attiva.