TERREMOTO CAMPI FLEGREI, L’ESPERTO: “ECCO PERCHÉ CONTINUERANNO ANCORA”
Lo sciame sismico in corso ai Campi Flegrei ormai da tempo, non si placa. A giorni concede una tregua, con un numero di scosse minori, altri invece si scatena e mette in allerta la popolazione, che vive con il terrore che possano arrivare terremoti di portata e magnitudo ben più forti, che li costringano ad abbandonare le proprie abitazioni. Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, è stato ospite di “Presa Diretta”, programma Rai, nel quale ha avuto modo proprio di fare il punto sulla situazione e chiarire quanto sta accadendo, in modo da fornire un quadro più chiaro anche gli stessi cittadini. “I terremoti non si possono prevedere, però sappiamo che se continua la deformazione del suolo, quindi se continua la sollecitazione su questa crosta, i terremoti continueranno” ha spiegato.
De Vito ha poi aggiunto come la caldera dei Campi Flegrei sia più grande di quella del Vesuvio e per questo produce più eruzioni e più magma, con una deformazione del suolo che continua. “La crosta si inarca, accumula tensione e si rompe. In quel momento sviluppa energia. Poi c’è un’altra componente che è il gas, all’interno delle fratture. Questo gas viene raccolto in alcuni contenitori e poi analizzato nei vari strumenti, tipo l’anidride carbonica, l’idrogeno solforato” ha sottolineato nel corso del programma Rai. Dunque, i movimenti ai Campi Flegrei continueranno a spaventare la popolazione fino a quando proseguirà la deformazione del terreno.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, OGGI UNA NUOVA RIUNIONE
Come spiega Napoli Today, si terrà oggi una nuova riunione presso il palazzo del Consiglio Comunale di Napoli in Via Verdi per fare il punto sulla situazione di emergenza ai Campi Flegrei. Qui si riunirà la Commissione infrastruttura per discutere dell’aggiornamento del piano di allontanamento comunale per rischio vulcanico, ma non soltanto. Sarà presente anche Edoardo Cosenza, assessore alla protezione civile. Le parti discuteranno anche dell’approvazione di un elenco delle aree di emergenza e su come informare adeguatamente i cittadini, che dovranno essere pronti nel caso in cui si renda necessario l’allontanamento.