Negli ultimi giorni, con particolare riferimento a ieri, la situazione ai Campi Flegrei è tornata a far preoccupare i residenti di Napoli e Pozzuoli, allertati da un forte boato che (come ormai hanno ben appreso negli ultimi mesi) ha preannunciato l’arrivo di nuove scosse di terremoto. Una situazione, appunto, non esattamente nuova, dato che ormai già da mesi vulcanologi e sismologi hanno alzato l’allerta attorno a quello che è, a tutti gli effetti, uno dei vulcani più grandi e pericolosi al mondo, classificato con l’etichetta di “Supervulcano“, che sembra essersi risvegliato.
Dopo alcune settimane in cui i sismografi sembrano essere tornati alla norma, tanto che gli esperti ritenevano superato il momento critico del bradisismo (ovvero il sollevamento terrestre che si verifica nell’area dei Campi Flegrei, collegato proprio ai frequenti terremoti), ma ieri nuove allerte sono scattate in tutta l’area di Golfo di Pozzuoli. Attorno alle ore 2 di notte una prima scossa di magnitudo 1 ha risvegliato la popolazione, che è poi rimasta tranquilla fino alle ore 15, quando gli eventi tellurici sono tornati, inizialmente con una magnitudo di 1 (ore 15:08) e poi poco dopo con una seconda scossa da 2.2 (alle 15 e 08 minuti). Infine, all’ora di cena, poco dopo le 19, si è verificato il più violento dei quattro terremoti, con una potenza di 2.3 sulla scala Richter.
Campi Flegrei, Ingv: “461 scosse a marzo, una sola superiore a magnitudo 3”
Fortunatamente, nonostante il forte terremoto da 2.3 registrata ieri nell’area dei Campi Flegrei, non sembra che siano stati segnalati danni di alcun tipo, ma è anche vero che per la prima volta da diverse settimane a questa parte la scossa si è avvertita anche nelle aree più periferiche di Napoli, tra Fuorigrotta, Soccaro e Coroglio. Eventi che hanno destato non poche preoccupazioni, pur aumentando le allerte, e che nella giornata di oggi sembrano essersi nuovamente assopiti.
Aprile, insomma, sembra che potrebbe aprire ad una nuova difficile e stressante stagione di terremoti nell’area del Golfo napoletano, mentre risulta che il sollevamento del suolo e, soprattutto, del magma in profondità non abbiano ancora raggiunto soglie critiche. I sismografi dell’Ingv, comunque, nel mese di Marzo per la sola area dei Campi Flegrei sono scattati 461 volte, ovvero più di 14 al giorno. L’ultimo bollettino dell’Istituto parla di un 91% di eventi pari o inferiori al punto sulla scala Richter e, mentre 33 scosse erano tra l’1 e l’1.9, altre 5 hanno superato i 2 punti ed, infine, una sola è stata superiore a 3.