Sono tornate a farsi sentire le scosse di terremoto Campi Flegrei. Come segnalato dall’Ingv attraverso il suo consueto report, sono stati ben sei i movimenti tellurici che si sono verificati stamane fra le ore 6:00 e poco prima delle ore 8:00, con il sisma principale che ha avuto una magnitudo di 2.4 gradi sulla scala Richter. Il sisma in questione è stato registrato dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle ore 6:00 nei pressi di Pozzuoli e Quarto, e a dieci chilometri da Marano.



Al momento non si segnalano danni ne feriti, ma è certo che i residenti della zona abbiano udito queste sei scosse di terremoto Campi Flegrei in serie, tenendo conto che si è trattato di movimenti molto superficiali, quindi con un ipocentro a dir poco “basso”.

TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LA CALDERA SI E’ “RISVEGLIATA”

Erano giorni che vi scrivevamo che sulla caldera si stava registrando una situazione di assoluta tranquillità, ma nel contempo gli addetti ai lavori hanno sempre invitato a mantenere alta l’attenzione, visto che il vulcano non era dormiente, affatto, e una dimostrazione si è appunto avuta proprio in queste ore. Le altre cinque scosse di terremoto sono state localizzate alle ore 6:00 e 6:01, entrambe di magnitudo 1.5 gradi sulla scala Richter, quindi due alle ore 6:02 di magnitudo 1 e 1.2, e infine quella delle ore 7:53 di magnitudo 1.7 gradi.



Un vero e proprio sciame sismico che non è da escludere possa proseguire anche nelle prossime ore con la speranza ovviamente che non si arrivi alla magnitudo di 4.4 gradi sulla scala Richter della fatidica scossa di fine maggio scorso. Come riferito da Fanpage, l’epicentro di queste scosse di terremoto Campi Flegrei in serie si è verificato alla Solfatara, pochi chilometri al di sotto della tangenziale di Napoli, con un ipocentro di preciso di 2,6 chilometri sotto il livello del mare.

TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LO SCIAME SISMICO RENDERÀ PARTECIPATIVA LA POPOLAZIONE?

Viene segnalato (come anticipato sopra), che le scosse di terremoto sono state avvertite in maniera indistinta in quel di Pozzuoli ma anche Quarto e a Napoli anche se, ripetiamo, non si sono verificati danni. Paradossalmente queste scosse di terremoto potrebbero invogliare la popolazione a presenziare in massa alle esercitazioni, le prove di evacuazione che si terranno fra il 9 e il 12 ottobre prossimi proprio nella zona rossa e che fino ad ora hanno fatto desistere la popolazione.



Mercoledì c’è stato un incontro informativo a Bagnoli, proprio propedeutico le evacuazioni di settimana prossima, a cui però hanno partecipato solo in 22, probabilmente non “sentendo” il problema come pregnante. Lo sciame sismico di oggi potrebbe quindi far tornare la “paura” e di conseguenza invogliare la popolazione ad essere più partecipativa. Staremo a vedere quello che succederà: è fondamentale che i residenti della zona rossa sappiano come muoversi in caso di reale evacuazione e solo partecipando alle prove riceveranno tutte le info adeguate.