Nel solo mese di settembre sono state più di mille le scosse di terremoto registrate ai campi Flegrei, a cominciare da quella di magnitudo 4.2 gradi del 27 settembre, la più forte da 40 anni a questa parte. Come spiega il Corriere della Sera, a causa di questi movimenti infiniti (una media praticamente di più di 30 scosse al giorno), il suolo si è alzato di 1,15 metri dal 2005, con un picco registrato fra il 21 e il 23 settembre scorsi pari ad un centimetro in sole 72 ore.
Si tratta dei dati che sono stati comunicati attraverso il bollettino di sorveglianza vulcanica mensile dei Campi Flegrei redatto dall’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv di Napoli, e che conferma un livello di allerta giallo per la zona flegrea. In totale i terremoti ai Campi Flegrei sono stati 1.106 di cui 1.017 con una magnitudo inferiore ad 1.0 gradi sulla scala Richter, mentre il 6,3 per cento hanno avuto una magnitudo fino agli 1.9 gradi, 1.4 per cento una magnitudo fino ai 2.9, quindi 3 eventi fra 3.0 e 3.9, e infine il sopracitato sisma superiore alla magnitudo 4.0, l’unico ad averla superata. Il 69 per cento di tutte le scosse è stato registrato fra Pozzuoli, Agnano e Bagnoli, con delle profondità estremamente ridotte, fra i 3 e i 4 km, e ciò non ha fatto altro che amplificare l’effetto delle scosse.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI: PIÙ DI 1.106 SCOSSE A SETTEMBRE: IL MESSAGGIO DELLA MARINA USA
E a proposito delle continue scosse di terremoto ai Campi Flegrei, Repubblica ha riportato la notizia di un messaggio che la Marina Usa avrebbe inviato ai suoi militari, circa la necessità di tenere pronto un kit d’emergenza.
“Siamo consapevoli delle preoccupazioni derivanti dalla recente attività sismica nei Campi Flegrei e siamo in stretto contatto con le autorità italiane, con l’Osservatorio Vesuviano e con il servizio di Protezione Civile. Vi aggiorneremo nel caso di cambiamenti dei livelli di allerta e di novità su eventuali piani di emergenza. Le nostre decisioni saranno sempre orientate, più di tutto, alla sicurezza della comunità”, questo quanto si leggerebbe sui canali social del “Naval Support Activity “ di Napoli. Proprio oggi si terrà un incontro alla base di Capodichino.