È polemica sul decreto voluto dal Governo di Giorgia Meloni per contrastare i rischi del terremoto nella zona dei Campi Flegrei. L’opposizione, infatti, non è soddisfatta dei risultati ottenuti. A esporsi, in tal senso, come riportato da Napoli Today, è stato il M5S con una nota firmata dai deputati Ilaria Fontana ed Antonio Caso. “Fortunatamente nell’ultimo mese l’evoluzione del fenomeno bradisismico sembra destare meno preoccupazione, ma non bisogna per questo abbassare la guardia. A ricordarcelo c’è il parere della Commissione Grandi rischi del 27-28 ottobre che indusse il ministro Musumeci a ipotizzare un passaggio in allerta arancione per poi fare dietro front dopo qualche settimana”, hanno scritto.
Le misure contenute nel testo sono a loro parere insufficienti. “Il decreto Campi Flegrei si occupa quasi esclusivamente degli effetti sismici del bradisismo e poco della prevenzione e mitigazione del rischio vulcanico. Con oltre 30 emendamenti, in Commissione Ambiente abbiamo provato a migliorarlo, ma il governo e la maggioranza hanno finora bocciato quasi tutte le nostre proposte”, hanno denunciato. I provvedimenti che mancano all’appello sarebbero diversi: sisma bonus 110%, potenziamento della rete di monitoraggio marino dell’Osservatorio Vesuviano, aggiornamenti dei piani di emergenza vulcanica e miglioramento delle vie di fuga per tutti i Comuni della zona rossa, tra questi.
Terremoto Campi Flegrei, polemiche su decreto: la nota del M5S
Il M5S ritiene, di conseguenza, che la quotidianità dei residenti della zona dei Campi Flegrei sia a rischio a causa del pericolo terremoto. Il decreto infatti non è sufficiente a scongiurarlo. “Avevamo chiesto di effettuare le verifiche di vulnerabilità dei fabbricati entro 90 giorni dalla conversione in legge del decreto, ma anche su questo abbiamo ricevuto un rifiuto. Dov’è la tanto decantata volontà di collaborazione da parte del governo? Le parole degli esperti della Commissione Grandi rischi hanno confermato ancora una volta l’impossibilità da parte della comunità scientifica di dare certezze su fenomeni che ancora oggi non sono pienamente conosciuti”, continua la nota dei deputati Ilaria Fontana ed Antonio Caso.
“Per poter continuare a vivere nei Campi Flegrei con la massima serenità possibile bisogna dunque mettere in campo tutte le azioni possibili per la mitigazione del rischio, sia sismico sia vulcanico, a cominciare da una rivisitazione della pianificazione urbanistica che non può più prescindere da quella di emergenza. Continuare a cementificare incrementando il carico insediativo non fa altro che aumentare il rischio. Lo si può e lo si deve fare adesso al di là del colore del livello d’allerta. In gioco c’è la sicurezza dei cittadini e la vita sociale ed economica di un territorio con più di 500.000 abitanti”, hanno concluso.