Nella serata di ieri si è verificata una scossa di terremoto Campi Flegrei, un nuovo sisma molto leggero ma che è stato udito in maniera assolutamente distinta dai residenti della zona. L’evento tellurico in questione, come riferito dall’Ingv attraverso il proprio portale online, ha avuto una magnitudo di 1.6 gradi, quindi molto leggera, ma come spesso e volentieri accaduto già in passato, i suoi effetti sono stati assolutamente segnalati dai cittadini, anche perchè le scosse di terremoto in questa zona dell’Italia sono superficiali, con un ipocentro molto ridotto, di conseguenza avvengono subito sotto il livello del mare.
Il terremoto Campi Flegrei è stato localizzato alle ore 21:02 di ieri, venerdì 8 novembre 2024, e stando a quanto fatto sapere dai residenti sarebbe stato accompagnato da un boato, che ovviamente avrebbe spaventato gli abitanti della zona flegrea. Sono stati segnalati dei tremori ma fortunatamente non si sono verificati danni e nessuno si è fatto male.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, IL PARERE DI LUONGO
Quella di ieri sera è una delle poche scosse di terremoto che si stanno registrando in quella zona negli ultimi mesi, visto che, per tutta l’estate e durante l’autunno in corso, i movimenti tellurici sono nettamente diminuiti, notizie senza dubbio positive anche perchè, nel contempo, è diminuito anche il fastidioso fenomeno del bradisismo, con il suolo che si sta sollevando a livelli più ridotti da agosto ad oggi.
A riguardo è tornato a parlare l’esperto vulcanologo Giuseppe Luongo, ex direttore dell’Osservatorio Vesuvion, che a margine di un evento organizzato da ArcheoClub, come si legge su MeteoWeb.eu, ha puntato il dito nei confronti del piano di evacuazione, definendo una sciocchezza, il fatto di incentivare le persone a lasciare le proprie abitazioni, pagandole. Luongo punta il dito anche nei confronti del piano di evacuazione, definendolo anch’esso una sciocchezza, addirittura “madornale”, sottolineando che non è necessario spostare migliaia di persone in regioni lontane centinaia di chilometri dai Campi Flegrei, essendoci a disposizione “aree più tranquille non lontane”, come ad esempio a poca distanza da Pozzuoli.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LUONGO: “NON SERVE TRASFERIRE LE PERSONE A CENTINAIA DI KM”
Secondo Luongo bisognerebbe restare nella zona di Gaeta, Formia ma anche nell’alto casertano, che potrebbero essere appunto occupate in maniera temporanea da eventuali evacuati, anche perchè, aggiunge “questo posto non si abbandona”. Luongo ha ricordato come negli anni ’80 vennero fatte delle prove di evacuazioni per il rischio sismico, e non per l’eruzione, mentre oggi “non si capisce più niente”, precisando che non è possibile prevedere quale magnitudo massima possa raggiungere una eventuale scosse di terremoto Campi Flegrei devastante.
All’epoca le case non avrebbero potuto superare una magnitudo di 4.0 gradi, ma oggi? Ecco perchè l’esperto chiede una maggiore presenza da parte delle istituzioni, che dovrebbero informare di più i locali, cominciando dalle scuole, parlando con i bambini e i ragazzi, formando così le nuove generazioni, facendo comprendere loro in quale tipo di territorio risiedono. “E’ un momento di stasi”, conclude riferendosi alla situazione tranquilla, anche se non è dato sapere se siamo di fronte alla fine della crisi bradisismica o meno. “Servono ancora due o tre mesi”.