Ancora nuove scosse di terremoto ai Campi Flegrei, dove la terra continua a muoversi ormai da mesi, alcuni giorni con maggiore frequenza e intensità e altri meno. La giornata di domenica 7 luglio, ad esempio, è stata una delle più attive degli ultimi tempi ma certamente non quella più preoccupante, considerando che solo un mese fa è stata registrata una di magnitudo 4.4 che ha spaventato tutti i cittadini presenti sul territorio, risultando la più forte degli ultimi quarant’anni. Ieri, ad esempio, la scossa massima registrata è stata di magnitudo Md 2.0, meno forte del sisma occorso un mese fa ma comunque di alta intensità rispetto ai movimenti più piccoli ai quali il territorio è abituato.



Terremoto Campi Flegrei: prosegue lo sciame sismico a Pozzuoli

Lo sciame sismico in corso ai Campi Flegrei si è concluso ieri con un terremoto di magnitudo Md 2.0 avvenuto nella zona con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8200, 14.1430 ad una profondità di 2 km, alle 19:07:42 ora italiana. Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Operativa INGV-OV di Napoli ed è avvenuto con epicentro a Pozzuoli, seguito da Bacoli, Quarto, Monte di Procida, Napoli e Marano di Napoli, tutti entro i 10 km. Non si è trattato, come sempre accade, dell’unica scossa della giornata: sono stati diversi, infatti, i movimenti registrati a partire dalle 4 di ieri mattina di cui il più forte appunto quello di magnitudo Md 2.0.



La scossa più forte ha avuto epicentro nella zona lungomare di Pozzuoli – Via Napoli. Per far fronte allo sciame sismico in corso, le autorità hanno annunciato che interverranno nella zona anche con l’utilizzo di droni che serviranno per sorvegliare e valutare la situazione degli edifici nei quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta a Napoli. Questi dispositivi serviranno ad individuare eventuali facciate pericolanti che potrebbero provocare dei problemi in caso di terremoti più forti nella zona dei Campi Flegrei.

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