E’ arrivato il via libera da parte dell’Aula della Camera al decreto legge inerente le misure di prevenzione a seguito delle numerose scosse di terremoto che si sono verificate ai Campi Flegrei negli ultimi mesi. Se è vero che di recente i movimenti tellurici sembrerebbero essersi decisamente calmati, è altrettanto vero anche che il territorio è ad alto rischio sisma ed eruzione vulcanica, di conseguenza il monitoraggio e l’attenzione da parte delle autorità stanno continuando ininterrottamente.



E così che, come si legge sul sito dell’agenzia di stampa italiana Ansa, la Camera ha approvato le disposizioni urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei, un testo che era già stato approvato dal Senato ma che a Montecitorio ha visto l’aggiunta di un emendamento che conteneva una condizione sulla compatibilità con la finanza pubblica presentata dalla commissione Bilancio. Alla fine i voti a favore sono stati 133 mentre quelli contrari zero e gli astenuti 86, questi ultimi tutti deputati dell’opposizione. Adesso il Decreto Campi Flegrei tornerà in Senato per l’approvazione definitiva in legge.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI, DL APPROVATO DALLA CAMERA: LA PROTESTA DEI SINDACI

L’approvazione del decreto da parte della Camera ha lasciato scontenti i sindaci, che chiedevano l’introduzione del Sisma Bonus: «sbagliata la scelta di non approvare il Sisma Bonus per i Campi Flegrei. Continueremo ad insistere – dicono i sindaci di Napoli, Gaetano Manfredi, Pozzuoli, Luigi Manzoni, Bacoli, Josi Gerardo della Ragione e Quarto, Antonio Sabino, come si legge sul Corriere della Sera – affinché il Governo possa dare priorità a questo strumento necessario per rendere resilienti i Campi Flegrei al bradisismo. E per dare maggiori certezze di sicurezza a migliaia di persone. Gli emendamenti approvati sono un nuovo importante passo per affrontare, in modo preventivo e strutturale, la problematica del bradisismo. Dall’assunzione di personale all’accelerazione sui lavori per realizzare le vie di fuga. Ma c’è ancora tanto da fare. Il Governo ed il Parlamento ascoltino fino in fondo le esigenze del nostro territorio».



Nel frattempo l’esecutivo sta continuando a lavorare a braccetto con la Protezione Civile e va letto in tale ottica l’incontro avvenuto a Roma nella giornata di martedì scorso fra il ministro Sebastiano Musumeci, ex presidente della Regione Sicilia, nonché il capo dipartimento nazionale della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e l’assessore per la Protezione civile della Regione Campania Mario Morcone. A margine del vis-a-vis il ministro Musumeci si è rivolto così ai giornalisti presenti: “Preferisco non ascoltare le voci delle opposizioni né quelle della maggioranza. Obbedisco soltanto alle esigenze del territorio. Con le istituzioni stiamo lavorando sin dal primo momento. Abbiamo varato in pochissimi giorni un decreto legge che sta per essere convertito dal parlamento. È un tema delicato che non può prestarsi a strumentalizzazioni”.