L’attenzione nei confronti delle continue scosse di terremoto ai Campi Flegrei verificatesi negli ultimi mesi e sempre alta, e lo conferma l’approvazione del decreto legge dedicato avvenuto nella giornata di ieri, l’ok del Senato dopo quello alla Camera. Il governo sta quindi muovendosi concretamente, predisponendo azioni, fondi e attività di comunicazione per gestire al meglio la situazione nella zona Flegrea che al momento non si può ancora chiamare emergenza.



La cosa certa, come ripetono gli esperti negli ultimi giorni, è che la crisi bradisismica che si è verificata in particolare la scorsa estate e durante il mese di settembre, sembrerebbe essersi placata. Il numero di scosse di terremoto ai Campi Flegrei è decisamente calato e di conseguenza è rallentata anche la velocità di innalzamento del terreno, cosa che stava facendo preoccupare gli addetti ai lavori negli ultimi tempi. In ogni caso resta alta l’attenzione, così come sottolineato anche dai colleghi di Fanpage.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI “SOLLEVAMENTO SUOLO E’ RALLENTATO”

La caldera è attiva, di conseguenza gli osservatori sono sempre “accesi”, pronti a captare ogni minimo segnale di problematica. Intanto sulla vicenda è intervenuto nelle scorse ore anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha preso parte ad un evento nella sede della Municipalità di Bagnoli-Fuorigrotta spiegando: «La situazione sia del sollevamento del suolo che delle scosse è fortemente rallentata».

Quindi ha ribadito la questione dicendo: «È una situazione in continua evoluzione, quindi è opportuno seguirla con attenzione. Non ci sono proprio le condizioni per un passaggio a un livello di allerta di tipo arancione». Il primo cittadino di Napoli ha inoltre spiegato che il piano di evacuazione è stato redatto in vista di una possibile “super crisi” bradisismica, come sottolinea Fanpage, «Perché quello per l’eruzione già esiste ed è già stato fatto alcuni anni fa», ha concluso il primo cittadino di Napoli.