Non sono ancora maturi i tempi per l’arrivo del decreto legge sui Campi Flegrei alla luce delle numerose scosse di terremoto degli ultimi tempi. Il decreto era atteso per la giornata di oggi, 20 giugno 2024, ma il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, ha annunciato che il tutto verrà posticipato alla fine del mese: “Stiamo lavorando per reperire i fondi necessari, non è un’impresa facile in questo contesto, io penso molto ragionevolmente che entro il mese potremmo deliberare”, le parole dell’ex governatore della regione Sicilia, così come riportate dall’agenzia Ansa.
Si tratta di un decreto molto importante in quanto fra le misure contenute al suo interno vi sarebbero anche i fondi per la messa in sicurezza di edifici privati e pubblici nella zona flegrea. Ovviamente il rinvio è stato contestato dalle opposizioni, a cominciare dal deputato Antonio Caso, del Movimento 5 Stelle, che ha criticato apertamente la decisione dell’esecutivo, spiegando: “C’è un intero territorio che attende delle risposte dal Governo – scrive Caso in una nota come riportato da Pozzuoli24 – ed oggi (ieri ndr) scopriamo che prima di fine mese non ci sarà nulla”.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, SLITTA A FINE MESE IL DECRETO: IL COMMENTO DI CASO
Caso quindi si domanda: “Che fine ha fatto il Decreto Campi Flegrei 2? Dove sono i soldi promessi ad un territorio in difficoltà? Non ci sono? Se non sanno dove prenderli, li prendessero dal Ponte sullo Stretto“.
Caso ha ricordato che vi sono migliaia di persone nella zona delle continue scosse di terremoto ai Campi Flegrei che attendono una misura per sistemare la propria abitazione, oltre a coloro che hanno già dovuto abbandonare la propria casa dopo le scosse di fine maggio, fra cui quella di 4.4 gradi sulla scala Richter, la più potente degli ultimi 40 anni. “Noi lo ripeteremo fino allo sfinimento: basta chiacchiere e più fatti, perché non è così che si aiuta un territorio a convivere con il bradisismo”, ha concluso Caso.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, SLITTA A FINE MESE IL DECRETO: LA VOCE DEI CITTADINI DI POZZUOLI
E a proposito delle persone che abitano nell’epicentro della caldera dei Campi Flegrei, Fanpage sottolinea come molti cittadini di Pozzuoli stanno protestando con striscioni affissi in città dove si legge: “L’emergenza non è ancora finita e senza messa in sicurezza a carico dello Stato di edifici e scuole non ci potrà mai essere un ritorno alla normalità”.
I residenti si sono riuniti spontaneamente in delle assemblee, e le stesse, attraversano una nota, hanno fatto sapere che: “Le istituzioni locali e nazionali hanno mirato finora ad un pericoloso ritorno alla normalità senza curarsi dei bisogni degli abitanti flegrei più in difficoltà per la crisi bradisismica come accaduto in passate crisi con la deportazione a Monteruscello degli abitanti del Rione Terra”. Una situazione quindi che speriamo possa risolversi il prima possibile con una misura ad hoc a sostegno dei cittadini: appuntamento alla fine del mese.