Le scosse di terremoto sono tornate a impensierire i Campi Flegrei. La zona, dopo un periodo di stallo, ha ripreso a tremare, con centinaia di episodi nel giro di poche ore. L’ultimo di M superiore a 2.0 risale al pomeriggio di venerdì scorso, giorno in cui in totale ce ne sono stati ben 52. Lo sciame sta causando non poca paura nella popolazione, che l’ha manifestata sui social network. In queste ore gli abitanti dell’area partenopea continuano a stare in allerta. 



È ad ogni modo uno sviluppo della situazione che gli esperti si aspettavano. “Sono fenomeni che rientrano nella dinamica della crisi bradisismica in atto, che si traduce nel sollevamento del suolo e in continue sollecitazioni della roccia, che per reazione rilascia energia e si frattura. Da inizio anno il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione, il Rione Terra, è di 10 mm al mese”, ha spiegato Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatore vesuviano dell’INGV.



Terremoto Campi Flegrei: l’appello dei sindaci a farsi trovare pronti per la sicurezza degli abitanti

Nonostante le scosse di terremoto nella zona dei Campi Flegrei siano del tutto normali, la popolazione si domanda se gli enti locali siano pronti a rispondere ai loro bisogni e alle loro esigenze, soprattutto nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare. È in virtù di ciò che è arrivato anche l’appello dei sindaci all’amministrazione. “Le scosse di queste ore, pur non causando danni, ci impongono di mantenere l’attenzione alta”, ha sottolineato Josi Gerardo Della Ragione, primo cittadino di Bacoli, come riportato da Repubblica.



E ha aggiunto: “È per questo che stiamo accelerando con l’attuazione della legge bradisismo, completando le assunzioni di 34 nuove figure deputate alla gestione di eventuali emergenze, e abbiamo inaugurato un nuovo centro operativo per affrontare situazioni di rischio. Invieremo ai cittadini un opuscolo che illustri il piano di evacuazione”.