Terremoto ai Campi Flegrei: le ultime notizie

Il possibile rischio di un terremoto ai Campi Flegrei continua ad essere strettamente monitorato dalla Protezione Civile, oltre che rappresentare un timore per le persone che vivono nell’area e che sarebbero direttamente o indirettamente colpiti da una possibile eruzione delle caldere vulcaniche. Nel mese di novembre le scosse si sono attenuate, ma nonostante questo il governo ha deciso di varare una nuova legge per la prevenzione sismica.



A parlare del rischio terremoto ai Campi Flegrei, annunciando la legge, è stato il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci da Atreju. Il ministro ha sottolineato che con la nuova legge verrà messo “in chiaro chi fa cosa e in che tempi, e con quali risorse“. Infatti, “il rischio zero non esiste: in Italia non c’è un solo territorio dove il rischio è zero. Ma si può lavorare per attenuare le conseguenze“. Centrale, tanto per il rischio di un terremoto ai Campi Flegrei, quanto in qualsiasi altro territorio, è il tema della ricostruzione, che secondo Musumeci “non può durare 50 anni”, ma “cinque anni, prorogabili di altri cinque” nel caso si incappi in complessità di qualsiasi tipo.



Musumeci: “I Campi Flegrei sono tra i vulcani più pericolosi al mondo”

Andando avanti nel suo intervento sul rischio terremoto ai Campi Flegrei, il ministro Musumeci ci ha tenuto a precisare che “chi governa, e qui siamo persone chiamate a governare, ha il dovere e il diritto di dire tutta la verità alla gente. Guai a dover minimizzare il rischio. Il rischio è una cosa, il pericolo è un’altra. Il pericolo di un terremoto in un’area urbanizzata determina il rischio per chi ci vive, per le persone e per i beni”.

Sui Campi Flegrei e su di un possibile terremoto, Musumeci ha sottolineato che “non bisogna nascondere la verità: è su uno dei vulcani più pericolosi al mondo. Il che non significa che bisogna evacuare”, ma è importante mettere al corrente le persone su “quali sono le condotte appropriate nel caso in cui il pericolo diventi rischio. La comunicazione e la formazione“, ha ribadito il ministro, “in sede di prevenzione sono necessarie e devono partire dalle scuole”. In Italia, però, ha concluso Musumeci sul rischio terremoto ai Campi Flegrei, “si ha una sorta di pudore a parlare del rischio naturale, perché (..) poi la gente non viene più a investire e c’è un calo di attività commerciali: chiariamoci, cosa è più importante, preservare il valore di mercato della propria casa o mettere la casa nelle condizioni di resistere ad una sollecitazione sismica? Visto che in quella casa e in quella scuola ci stanno i nostri figli e i nostri nipoti”.