Storie Italiane apre stamane con il caso delle scosse di terremoto ai Campi Flegrei. L’inviato del TgR ha aggiornato la situazione dopo i numerosi movimenti tellurici delle ultime ore, a cominciare da quella di magnitudo 4.4 gradi sulla scala Richter: “Ci sono danni ingenti al carcere femminile di Pozzuoli – dice Nello Di Costanzo – sarebbe da evacuare. Oggi c’è lo sciopero nazionale dei tassisti e qui a Pozzuoli i tassisti in segno di solidarietà non hanno scioperato. Le scuole sono tutte chiuse nelle città del territorio flegreo così come sono chiuse le scuole in due quartieri di Napoli, Fuorigrotta e Bagnoli”.



E ancora: “Un dato che fa ben sperare secondo l’Ingv non ci sarebbe assolutamente circa la risalita di magma quindi una eruzione immediata del vulcano solfatara. I maggiori danni agli edifici sono quelli proprio in prossimità del vulcano che poi è l’epicentro dove c’è stata la maggiore scossa di 4.4 e nel centro storico di Pozzuoli dove vi sono edifici abbastanza datati. I tecnici stanno facendo tanti sopralluoghi e ci sono circa 90 richieste di sopralluoghi immediate, persone scappate dalle proprie abitazioni. 500 persone hanno passato la notte nelle 4 tendopoli allestite sul territorio comunale di Pozzuoli”. Infine l’inviato ha parlato di persone che sono rimaste imbottigliate nel traffico nelle vide di fuga dopo il sisma di ieri. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TERREMOTO CAMPI FLEGREI VESUVIO OGGI M 2.8, A NAPOLI SCUOLE CHIUSE, 35 CASE SFOLLATE A POZZUOLI

Non si arrestano le scosse di terremoto ai Campi Flegrei e anche oggi, dopo quella di 4.4 gradi della serata di ieri, si sono verificati moltissimi sismi, fra cui il più importante, quello registrato poco prima dell’una di notte, alle ore 00:55. Si è trattato di un terremoto con una magnitudo di 2.8 gradi sulla scala Richter che è stato localizzato dalla Sala Operativa INGV-OV (Napoli). La scossa di terremoto di oggi ai Campi Flegrei ha avuto come epicentro una zona con coordinate geografiche pari a 40.8200 gradi di latitudine, 14.1440 di longitudine e una profondità di zero chilometri sotto il livello del mare e ovviamente questo ipocentro ha aumentato gli effetti del sisma.



In zona sono stati individuati i comuni di Bacoli, Quarto, Monte di Procida e Calvizzano, mentre la città con almeno 50mila abitanti più vicina all’epicentro è risultato come sempre Pozzuoli, il cuore della zona Flegrea, distante solo 5 chilometri, con Napoli a 9, quindi Marano a 10, Giugliano in Campania a 13, poi Casoria ed Ercolano rispettivamente a 16 e 17 chilometri di distanza.

TERREMOTO CAMPI FLEGREI OGGI, NUOVO SCIAME SISMICO STANOTTE

E’ stata la scossa di terremoto più alta della notte passata, quando si è verificato un nuovo sciame sismico che era cominciato durante la serata di ieri, quando era stata appunto registrata quella di magnitudo 4.4 gradi sulla scala Richter, la più importante degli ultimi 40 anni.

Subito dopo il movimento tellurico si è scatenato il panico, con numerose persone che sono scese in strada spaventata, con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha disposto la chiusura delle scuole nei quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura. Ma anche a Qualiano, inoltre, sono state sgomberate 35 abitazioni a Pozzuoli, che si è preferito controllare per evitare il peggio. In campo anche il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha effettuato un sopralluogo fra gli sfollati, come precisato dal portale Open.

TERREMOTO CAMPI FLEGREI OGGI, DI VITO: “CAPISCO LA POPOLAZIONE MA…”

Nell’ultimo mese sono stati circa 450 i movimenti tellurici ai Campi Flegrei, e stando a quanto fatto sapere da Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, il fenomeno del bradisismo, del sollevamento del suolo, risulta in aumento. Del resto, come raccontato ieri a Il Mattino «Il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione, localizzata nel Rione Terra, era di circa 20 millimetri al mese», leggasi «il doppio rispetto a quello che registravamo a gennaio. È aumentata la velocità di deformazione del suolo».

Di Vito ricorda come ad aprile siano stati 1.252 i terremoti verificatisi e non ne esclude altri forti come quello avvenuto ieri. In ogni caso ha cercato di rassicurare la popolazione locale: «Capisco i cittadini che hanno percepito le scosse come molto forti, essendo anche superficiali. Ma dal punto di vista sismico stiamo parlando di magnitudo medie e non alte. E sono molto simili a quelle registrate dal 1982 al 1984».