Un terremoto di magnitudo 6.0 sulla scala Richter ha colpito la Cina alle ore 22:55 locali, le 16:55 italiane di ieri, lunedì 17 giugno, provocando un bilancio soltanto provvisorio di 12 morti e 125 feriti. La scossa ha avuto il suo epicentro nella città di Yibin, nella provincia centromeridionale del Sichuan. Il sisma, come sottolineato dall’agenzia ANSA, è stato seguito da almeno altre 62 scosse di assestamento. La situazione nelle zone della Cina più colpite dal terremoto è drammatica: diversi edifici sono crollati, tra cui un hotel nella contea di Changning, e molte strade sono state danneggiate. Come se non bastasse, la pioggia caduta per tutto il giorno ha complicato non poco le operazioni di soccorso. Il governo di Pechino sta tentando di fronteggiare l’emergenza con l’invio sul posto di 5.000 tende, 10.000 letti pieghevoli e 20.000 coperte.



TERREMOTO CINA M 6.0: 12 MORTI E 125 FERITI

Secondo le stime fatte dal China Earthquake Networks Center, il terremoto che ha messo in ginocchio la Cina ha visto il suo ipocentro ad una profondità di 16 km nel sottosuolo e l’epicentro in una zona nota per la sua pericolosità sismica. Gli ultimi terremoti più gravi in Cina si sono concentrati proprio tra le montagne dello Sichuan: il precedente più inquietante è quello del 2008, quando una scossa di magnitudo 8 sulla scala Richter portò alla morte di 90.000 persone, con un epicentro distante appena 400 km da quello della scossa registrata ieri. Oltre al contributo di natura logistica di cui vi abbiamo dato conto garantito dall’Amministrazione nazionale alimentare e delle riserve strategiche, come riportato da “Il Messaggero” sui luoghi colpiti dal terremoto si stanno portando diverse unità dei vigili del fuoco e altro personale specializzato su indicazione del ministero della Gestione delle emergenze

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