Un terremoto di magnitudo 7.6 è stato registrato nella provincia di Papua, in Nuova Guinea, alle 9.00 ora locale di domenica 11 settembre, mentre in Italia era mezzanotte. L’epicentro del sisma è stato individuato a una profondità di 91 chilometri a circa 67 chilometri dalla città di Kainatu. La scossa è stata talmente potente da essere stata avvertita anche dalle persone che si trovavano nella capitale Port Moresby, che è a 480 chilometri di distanza.
Il bilancio è ancora in definizione, ma già drammatico: i morti sono almeno cinque, ci sono molti feriti e innumerevoli danni ad edifici e strade. Tra le vittime, in base a quanto riportato da Virgilio, ci sono due persone che sono state travolte da una valanga in una zona montuosa e tre minatori che sono rimasti bloccati in una miniera del villaggio di Wau. Le autorità competenti avevano inizialmente annunciato il possibile arrivo di uno tsunami, ma per fortuna l’allarme è poi rientrato.
Terremoto di M 7.6 a Papua, in Nuova Guinea: il video della scossa
I video del terremoto di magnitudo 7.6 che si è verificato nella provincia di Papua, in Nuova Guinea, sono stati diffusi sui social network. Le immagini sono da brividi: mostrano le strade aprirsi, con liquefazione del suolo, e alcuni edifici crollare su se stessi. In un filmato realizzato durante una festa, inoltre, si vede una piscina che si svuota a causa delle scosse. I danni sono stati definiti da “moderati” a “significativi”.
La zona, in tal senso, è costantemente sottoposta a questa tipologia di fenomeni. La Papua Nuova Guinea è situata infatti lungo il cosiddetto “anello di fuoco” del Pacifico, un’area geografica a cavallo tra due zolle sismiche. Nel 2004 nella vicina Indonesia un terremoto di magnitudo 9.1 scatenò uno tsunami che uccise 220 mila persone nell’intera regione. In questa occasione per fortuna questo rischio è stato scongiurato.