La nuova, forte scossa di terremoto che nelle ultime ore ha colpito le Filippine ha avuto una intensità di magnitudo 6.4 sulla scala Richter e secondo le prime rilevazioni il sisma, avvertito anche nella capitale Manila, ha avuto il proprio epicentro nella città di Castillejos, nella provincia di Zambales. Anche per questo motivo si teme che il già alto numero delle vittime, con almeno 21 decessi accertati, possa salire a breve: nelle zone interessate dal terremoto ci sono ancora feriti da soccorrere e prima di poter stilare un bilancio definitivo bisognerà attendere ancora qualche ora. Intanto dai social network arrivano i primi video che hanno registrato in diretta l’evento tellurico, con l’acqua di alcune piscine in cima a dei palazzi che deborda in modo vistoso mentre in altre clip si vede come alcuni grattacieli oscillano riversando sulla strada sottostante un ingente quantitativo di acqua dal tetto. (agg. di R. G. Flore)



ALMENO 15 I MORTI

Sarebbero almeno 15 i morti nell’ultimo bilancio, drammaticamente parziale, in arrivo dalle Filippine dopo l’ultima scossa di terremoto devastante di M 6.4 Richter: i dispersi sono ancora tanti, per non parlare degli evacuati da Manila e dintorni in una delle emergenze più gravi del Paese degli ultimi mesi (già piuttosto devastanti di per loro, ndr). I soccorritori continuano a dire che potrebbero esserci diverse persone sepolte sotto le macerie e nel frattempo la Governatrice della provincia di Pampanga, Lilia Pineda, ha lanciato l’allarme «Crediamo che ci siano diverse persone intrappolate nell’edificio di quattro piani a Porac, «forse varie decine. I soccorritori ci dicono che si sente gente gridare, che implora di essere salvata». La stessa Governatrice aggiunge che i lavori di recupero nella nottata sono stati complicatissimi visti che dopo il doppio terremoto «manca la corrente elettrica e si cerca un generatore». (agg. di Niccolò Magnani)



NUOVA SCOSSA DI M 6.4

Una nuova scossa di terremoto si è verificata stamane nelle Filippine. Dopo quella di ieri nel nord del paese, la terra ha tremato nuovamente con una magnitudo di 6.4 gradi sulla scala Richter, come rivelato dall’osservatorio americano USGS. L’epicentro è stato individuato nei pressi di Tutubigan, nel sud della nazione, a centinaia di chilometri dalla zona colpita ieri. Inizialmente si era parlato di un terremoto di magnitudo 6.6, poi rivisto per difetto a 6.4. Intanto si aggrava il bilancio delle vittime per l’evento sismico di ieri, salite ora a 11. Nella notte appena passata i soccorritori hanno infatti individuato altri corpi sotto le macerie del centro commerciale Chuzon, a Porac, nonché in alcune case di un villaggio della provincia di Pampanga. Il numero dei morti potrebbe però essere ancora provvisorio visto che Ed Posadas, il portavoce dell’agenzia per i disastri nazionali, ha fatto sapere che all’appello mancano ancora 24 persone. Una giornata di panico quella vissuta ieri da filippini e turisti, visto che il terremoto è stato avvertito in maniera indistinta anche a Manila, la capitale, dove numerosi edifici hanno iniziato ad oscillare in maniera pericolosa. Nella giornata di oggi è attesa la visita del presidente Rodrigo Duterte presso le zone più colpite. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TERREMOTO NELLE FILIPPINE: 5 MORTI

Dopo la fortissima scossa di terremoto di questa mattina, sono crollati almeno 2 palazzi a Poroc e Lubai con 5 persone – almeno – rimaste morte sotto le macerie del doppio disastro occorso a pochi secondi di distanza l’uno dall’altro. Secondo i media locali, un palazzo è venuto giù a Poroc uccidente 3 persone mentre a Lubao sono una donna anziana e la nipote ad essere rimaste schiacciate dai resti del palazzo andato in milioni di pezzi dopo la violenta scossa sismica vicino a Manila. Secondo le prime immagini emerse sul web, nella Capitale non sono pochi i grattacieli che hanno oscillato per diversi minuti dopo che l’epicentro del terremoto ha rilanciato la lunga e potentissima scossa sismica. Ricordiamo che lo stesso punto d’inizio del terremoto nelle Filippine è stato registrato nella città di Castillejos, nella provincia di Zambales, a nord di Manila. (agg. di Niccolò Magnani)

RISCHIO DISASTRO

Una forte scossa di terremoto è stata registrata nelle Filippine ed è stata avvertita in particolare a Manila alle 17.11 ora locale. Il sisma è stato di magnitudo 6.3 della scala Richter, secondo Reuters, che cita la U.S. Geological Survey (USGS). Inoltre, ha avuto una profondità di 40 chilometri. I media locali parlano di edifici scossi nella capitale. Un testimone ha raccontato che gli uffici hanno “ondeggiato” nella città di Makati, oltre che a Bonifacio Global City. Per ora non si segnalano danni o vittime, ma tanta è stata la paura per il terremoto. L’Express in Gran Bretagna invece racconta di edifici scossi anche a Luzon, che è distante da Manila. «Sono quasi caduto mentre camminavo. Per fortuna non ci sono stati danni, ma la seconda scossa è stata molto forte, è durata circa 15-20 secondi», ha raccontato al quotidiano britannico un altro testimone. In molti si sono riversati sui social per raccontare quanto accaduto nelle ultime ore nelle Filippine.

TERREMOTO FILIPPINE: UFFICI EVACUATI A MANILA

Gli uffici del centro della capitale sono in via di evacuazione, secondo quanto riportato da Rainews. Comunque non è la prima forte scossa di terremoto registrata nelle Filippine quest’anno. A marzo fu segnalato un sisma di magnitudo 6 della scala Richter con epicentro a Guiuan. In quel caso l’ipocentro fu individuato a 54,4 chilometri di profondità. Ancor più forte fu la scossa di terremoto del dicembre scorso, quando a largo delle Filippine fu registrata una scossa di terremoto di magnitudo 7.2 che fece scattare l’allerta tsunami, rientrata dopo un paio di ore. L’epicentro fu individuato a 100 chilometri a sudest di Pondaguitan, che si trova sulla grande isola filippina meridionale di Mindanao. Il Centro d’allerta tsunami del Pacifico (Ptwc) mise in guardia riguardo la possibilità di onde anomale che potevano crearsi e raggiungere le coste fino a 300 chilometri dall’epicentro del sisma.